Microcomunità, l’Unité Grand Combin pensa a delle chiusure e nel frattempo non assume

Le cinque persone che hanno vinto il concorso indetto dalla Regione non verranno al momento assunte. Il Presidente dell'Unité: "Siamo con l'acqua alla gola". Cognetta: "Fatto grave".
Immagine di archivio
Economia

Delle 29 Oss che hanno vinto il concorso pubblico indetto dalla Regione, le cinque richieste dall'Unité Grand Combin non verranno al momento assunte. A denunciare il fatto è il consigliere del M5S, Roberto Cognetta che parlando di "lesione del diritto al lavoro" spiega come le cinque persone abbiano appreso la notizia solo ieri al momento della sottoscrizione del contratto. ”ll fatto grave – scrive in una nota Cognetta – è che la comunicazione a queste persone è stata data oralmente da un funzionario della Grand Combin, senza fornire nessun atto a supporto della decisione di non assumere più le cinque persone, con la scusa che l'Ente non avrebbe più i fondi per sostenerle.”

Nessuna scusa per il Presidente dell’Unité, Joel Créton: “Posto che non abbiamo nessun obbligo di assunzione il giorno dopo l'esito del concorso, l’Unité ha al momento due problemi: il rispetto della legge finanziaria che ci impone di non assumere più del 50% delle persone in organico l’anno prima ma soprattutto uno di ordine economico”. Le tre microcomunità dell’ente – Roisan, Doues e Valpelline – presentano un disavanzo di 400mila euro che l’ente ha coperto al momento con fondi destinati al mutuo per l’acquedotto. “Soldi che dovranno rientrare” ricorda Créton “Non potendo chiederli ai comuni, già in estrema difficoltà, stiamo ragionando su chiusure o razionalizzazioni. Per questo non ci sembra opportuno assumere ora delle persone anche se c’è la nostra disponibilità se le cose dovessero risolversi”. Una situazione di cui l’Assessorato regionale alle politiche sociali e i sindacati sono stati informati nei mesi scorsi con alcuni incontri già svolti. 

“Siamo con l’acqua alla gola” scandisce il Presidente dell’Unité “L’ex Assessore aveva fatto un sacco di promesse economiche che non sono state rispettate e anche la famosa riorganizzazione non è arrivata. Abbiamo fatto degli enormi sforzi ma così non possiamo più andare avanti”.

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