Ha avuto a tratti il sapore di un addio la conferenza stampa di questa mattina del Consiglio di amministrazione di Cva, per commentare i dati di bilancio diffusi nei giorni scorsi. “Abbiamo il piacere di lasciare un’azienda sana e solida ai prossimi amministratori” ripetono più volte l’Amministratore delegato Giuseppe Argirò e il presidente Marco Cantamessa. Con loro al tavolo dei relatori Fabio Marra, Valeria Casali e Marzia Grand Blanc.
Sebbene la decisione della Giunta regionale sul rinnovo del CdA non sia ancora arrivata, è noto che una parte dell’attuale maggioranza non nutre più piena fiducia nei vertici in carica.
Snocciolano i dati Argirò e Cantamessa per sottolineare due elementi. Il primo è che nonostante le incertezze del mercato dell’energia e sulle normative, “le decisioni le abbiamo prese, con capacità di lettura dei mercati, che hanno dato dei risultati positivi”. Il secondo è che “oltre all’attitudine ad assumersi delle responsabilità” ha pagato per i risultati ottenuti “l’autonomia manageriale gestionale”.
Per quanto mi riguarda è un “requisito imprescindibile, fondamentale. – scandisce Argirò – Perché senza autonomia di gestione, si rischia confusione di ruoli. L’azionista deve fare l’azionista quando decide di dare delle indicazioni su dati amministrativi. Può anche decidere di interrompere un piano industriale con una delibera, certo poi si assume una qualche responsabilità nel farlo. Però nel momento in cui non ci sono interventi formali, l’autonomia manageriale è l’unica che può dare risposte di tipo gestionale alla società, assumendosi, come abbiamo fatto noi in pieno, le proprie responsabilità”.
Secondo Argirò, Cva rappresenta un’eccezione positiva nel panorama nazionale: “Una società totalmente pubblica, che produce ricchezza e garantisce ricadute rilevanti per la comunità non capita spesso in Italia, perché le società pubbliche spesso finiscono in modalità gestionali che non sono le più idonee e talvolta per ingerenze della politica non hanno questa capacità di esser performanti”. Cita in particolare l’Ad i 300 milioni di risorse, fra dividendi (85 mln), imposte e canoni di derivazione che arriveranno quest’anno alla regione. “Che arrivino dall’impianto idroelettrico di Valpelline o da quello fotovoltaico di Forlì, ciò che conta è il beneficio per la comunità valdostana, motivo di orgoglio per noi”.
Prendono alla larga le tante polemiche di questi mesi i vertici di Cva, consegnando ai giornalisti delle “faq sul bilancio” con risposte fornite da ChatGpt. “Sappiamo benissimo che quando il bilancio sarà ufficialmente approvato e depositato, si scateneranno gli analisti finanziari, di professione e non, che qualche volta rischiano di ledere il profilo dell’azienda in modo indebito. – dice Cantamessa – L’obiettivo è delle risposte semplice a domande che ci vengono poste”.
L’ultima domanda posta all’intelligenza artificiale contiene forse il senso delle precedenti e un messaggio implicito. “Mi sto rendendo conto che analizzare il bilancio di un gruppo complesso non è un’operazione facile, anche per chi ha studiato queste materie. E’ sufficiente un’analisi fatta in autonomia, oppure fatta chiedendo consigli a Chatgpt? O forse sarebbe meglio appoggiarsi ad una società terza esperta nel condurre analisi di questo tipo?”.
Nel 2024 bilancio in crescita per CVA
28 maggio
Il Consiglio di Amministrazione di CVA S.p.A. ha varato il progetto di bilancio consolidato e di esercizio al 31 dicembre 2024, che sarà sottoposto all’approvazione dei Soci. Un bilancio che per il 2024 è in crescita su tutti i principali indicatori, sia economici che produttivi, e che prevede anche numerosi investimenti.
Risultati economici in crescita su tutti i principali indicatori:
- EBITDA: 415 milioni di euro (+43% rispetto al 2023), raggiungendo per la prima volta i 400 milioni di euro;
- Utile Netto Totale: 219 milioni di euro (+ 36% sul 2023)
- Utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo: 213 milioni di euro (+35% sul 2023);
- Ricavi: 1,41 miliardi di euro, in flessione rispetto al 2023 (-15%) per effetto della riduzione dei prezzi dell’energia, ma compensati da una significativa crescita dei volumi.
- ROE: 22,18%;
- ROI: 19,7%
La posizione finanziaria netta (PFN), nonostante i rilevanti investimenti effettuati nell’anno, è rimasta sostanzialmente immutata, in valore assoluto, attestandosi a 576 milioni di euro (568 mln nel 2023), con invece un rapporto PFN/EBITDA pari a 1,39, migliorato rispetto al 1,96 del precedente anno.
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti per 284 milioni di euro, principalmente destinati allo sviluppo di nuovi impianti da fonti rinnovabili e al rafforzamento della piattaforma industriale.
Tra le principali operazioni strategiche si segnalano:
- Acquisizione del controllo del Gruppo Sunnerg, attivo nei mercati italiani, britannici e rumeni;
- Completamento dell’acquisizione del 100% di Renergetica S.p.A., sviluppatore leader di impianti fotovoltaici ed eolici;
- Acquisizione del 100% della società Eolica Cancellara S.r.l. e di un portafoglio di progetti fotovoltaici da Solar Ventures.
Nel 2024 la produzione complessiva ha raggiunto i 3.622 GWh, il miglior risultato di sempre, grazie a un’ottima idraulicità e al contributo dei nuovi impianti. La potenza installata è salita a 1.244,8 MW, di cui oltre 300 MW da eolico e fotovoltaico.
La strategia ESG, la cui rendicontazione quest’anno è all’interno della Relazione consolidata di Bilancio in applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è rimasta centrale, con azioni concrete in favore dei territori, delle comunità locali e dell’efficienza energetica. È stato inoltre rafforzato l’impegno nella gestione dei rischi climatici, dimostrato dalla tenuta degli impianti CVA durante gli eventi alluvionali in Valle d’Aosta del giugno 2024.
Il Consiglio proporrà all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 85 milioni di euro, in crescita di 10 milioni rispetto allo scorso anno, con un aumento di 13,3%.
“Chiudiamo questo mandato triennale con orgoglio, consegnando all’azionista un Gruppo più solido, ambizioso e pronto ad affrontare le sfide future della transizione energetica”, dice il Presidente di CVA, Marco Cantamessa. “I risultati del bilancio 2024 certificano non solo la validità del nostro modello industriale basato su energia pulita e crescita sostenibile, ma anche la forza delle persone che compongono il Gruppo per la professionalità, la dedizione e lo spirito di squadra che contraddistinguono il Gruppo”.
Per Giuseppe Argirò, Amministratore Delegato, “il 2024 rappresenta un punto di svolta nella storia di CVA: abbiamo raggiunto traguardi economici e industriali mai toccati prima, pur operando in un contesto di mercato sfidante e incerto. Il nostro impegno nella diversificazione tecnologica e territoriale ha rafforzato il Gruppo e posto le basi per una crescita ancora più resiliente e sostenibile. È con senso di responsabilità e visione che ci prepariamo a una nuova fase di sviluppo e valore per i nostri azionisti, i territori e le future generazioni”.