Non c’è accordo tra Salvaprecari e Cgil sul contratto integrativo

Le altre sigle hanno firmato ieri pomeriggio. Il sindacato ora minaccia di “assumere tutte le azioni necessarie a tutela della propria attività sindacale e dei diritti e degli interessi di tutti i lavoratori da essa rappresentati”.
Economia, Politica, Società

Fumata grigia, anzi nera. Come già annunciato la scorsa settimana, la Cgil Funzione Pubblica non ha sottoscritto l’accordo aziendale con la Società di Servizi Valle d’Aosta S.p.A., riguardante il contratto integrativo dei 160 dipendenti suddivisi tra operatori socio sanitari, di sostegno, assistenti sociali, custodi dei castelli, musei e giardini e assistenti alle manifestazioni.

Il sindacato aveva chiesto un rinvio, per poter discutere dell’accordo con i lavoratori, durante l’assemblea convocata per mercoledì prossimo. “Dopo aver accettato – spiega Fp-Cgil – incomprensibilmente e in violazione degli impegni assunti, la Società ha riconvocato tutte le OO.SS. nel pomeriggio per la sottoscrizione definitiva dei contratti integrativi, impedendoci di fatto lo svolgimento del nostro ruolo e ledendo i diritti e gli interessi di tutti i lavoratori rappresentati”.

Il sindacato ha quindi motivato la mancata firma “non solo per non essere stata messa nelle condizioni di esercitare pienamente il proprio ruolo sindacale, ma anche per l’evidente disparità di trattamento tra lavoratori realizzata dagli accordi oggi sottoposti e incomprensibilmente sottoscritti dalle altre organizzazioni sindacali, che non risultano tutelare pienamente i diritti degli stessi”.

Ora Fp-Cgil “si riserva di assumere tutte le azioni necessarie a tutela della propria attività sindacale e dei diritti e degli interessi di tutti i lavoratori da essa rappresentati”.

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