"Non ci sono più scuse è arrivato il momento di dar corso alla volontà dei cittadini valdostani facendo le cose bene e nel modo giusto!" Il Comitato si può fare torna a sollecitare la Regione sul nuovo piano di gestione rifiuti.
In una nota il Comitato ricorda le priorità che il nuovo piano deve contenere: la separazione all’origine della frazione organica per produrre compost di qualità; i rifiuti organici devono essere trattati in loco incentivando il compostaggio domestico e/o quello collettivo di prossimità; la raccolta porta a porta dei rifiuti deve essere attuata in tutti gli agglomerati urbani facilmente raggiungibili; un sistema di identificazione delle utenze che consenta l’applicazione di tariffe personalizzate basate sulla quantità di rifiuti indifferenziati effettivamente prodotti ma anche la creazione di un circolo virtuoso che spinga chi gestisce la raccolta, a massimizzare i profitti provenienti dal riciclo minimizzando le spese di smaltimento.
Il Comitato chiede inoltre "un centro di raccolta e pre-trattamento dei rifiuti differenziati convenzionato con il Conai. Al fine di contenere la movimentazione dei materiali differenziati che dovranno essere riciclati fuori regione, il centro dovrebbe essere posizionato allo sbocco della valle." Altre richieste riguardano: la gestione della discarica di Brissogne deve essere pubblica al 100% e deve essere governata nel rispetto della legge e nell’esclusivo interesse della comunità e la riorganizzazione degli attuali 9 subATO in un’unica autorità d’ambito. Ciò, oltre a consentire un considerevole risparmio di risorse permetterà anche di razionalizzare i servizi e di uniformare le tariffe.
"I nostri amministratori devono sapere che, indipendentemente dalle decisioni che vorranno prendere, il parametro che adotteremo per valutare le loro scelte, oltre all’effettiva virtuosità del piano, sarà la tariffa che gli utenti valdostani dovranno pagare – conclude la nota –
Se la tariffa sarà in linea con quelle in essere nelle realtà montane virtuose del Trentino, dell’Alto Adige e del Veneto, avranno tutto il nostro appoggio, in caso contrario non accetteremo scuse e chiederemo loro conto di quello che hanno fatto o omesso".