Odissea treni: i pendolari sempre più stanchi dei disagi. L’Assessore: “la linea cade a pezzi”

Il comitato Pendolari stanchi pur esprimendo soddisfazione per l'attivazione di una task force di Trenitalia che prevede una squadra di tecnici specializzati pronti a intervenire ribadisce "il problema è strutturale". E se la prende con la Regione.
Aurelio Marguerettaz
Economia

E’ un’incredibile odissea quella che affrontano da alcuni giorni a questa parte i pendolari della tratta ferroviaria Aosta-Torino che pensano di uscire dal lavoro e di usare il treno per rientrare a casa. Anche il comitato dei Pendolari stanchi, che presto si costituirà in associazione, interviene sui disagi e i ritardi che ieri ed oggi hanno paralizzato la linea.

Le loro richieste sono quelle di sempre: una manutenzione straordinaria della tratta ferroviaria, un sistema informativo in tempo reale, opzioni per i bus sostitutivi in grado di essere immediatamente disponibili. Esprimono anche soddisfazione per l’attivazione, annunciata ieri, di una task force da parte di Trenitalia che prevede una squadra di tecnici che opereranno anche nelle ore notturne, per verificare le  apparecchiature tecnologiche del sistema di gestione della circolazione e per prevenire situazioni di degrado che se non rimossi subito generano disconessioni e blocci della circolazione. 

Il Comitato Pendolari stanchi nel suo comunicato ribadisce a gran voce di come la situazione della linea rappresenti un problema strutturale e accusa la Regione di non fare la voce grossa con lo Stato. Dimostrazione? Rollandin non avrebbe inserito la situazione della ferrovia tra i temi in discussione con il Presidente del Consiglio Mario Monti. 

"Da tempo la Regione ci dice che, siamo in cima ai suoi pensieri, ma che il problema sta a Roma per la cattiva volontà del Governo nel non dare seguito ai decreti legislativi di attuazione dello Statuto in materia di trasporto ferroviario – si legge in una nota del comitato. E poi fa una proposta. "Perché non si chiede al Governo di cominciare ad attuare quelle parti del decreto che non costituiscono oneri per lo Stato e, così, finalmente stabilire il nuovo contratto di servizio con Trenitalia?"

L’Assessore Aurelio Marguerettaz non si sottrae alle domande. "Non conosco i contenuti dell’incontro tra Rollandin e il Presidente  Monti ma garantisco che il problema ferrovia è sul tavolo e che è al centro di continui scambi di atti tra noi e il Ministero".

Sui decreti il problema è più complesso. Tra Stato e Regione è in corso una trattativa per stabilire chi debba mettere le risorse per la ferrovia valdostana. E come molte attività che prevedono oneri per lo Stato la situazione è di stallo. "La linea cade a pezzi, è evidente a tutti in questi giorni. Se accettassimo di prendercela così com’è dovremmo spendere, come Regione, un quantità straordinaria di soldi evitando allo Stato di rispettare ciò che ha sottoscritto nell’accordo di programma" spiega Marguerettaz. Che poi incalza "stiamo parlando di un’infrastruttura vecchia e fragile che da 15 anni è stata gradualmente impoverita e che è la causa di tutti questi problemi". "L’elettrificazione, sia chiaro, non risolverebbe nulla di tutto questo".

 

 

 

 

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