Si stringono le maglie delle assunzioni nelle partecipate regionali. A dettare le regole sulle future selezioni è la Giunta regionale che nei giorni scorsi ha approvato le disposizioni applicative alla legge regionale 11 del 2022, al cui interno sono contenuti gli indirizzi sulle procedure di selezione, che dovranno essere recepite dalle società partecipate nei singoli regolamenti.
L’obiettivo è di “assicurare che le società adottino procedure comuni, oggettive e trasparenti, idonee a garantire il reclutamento di soggetti in possesso di requisiti attitudinali e professionali richiesti dallo specifico avviso, in relazione alla posizione da ricoprire, nonché modalità idonee di composizione delle commissioni esaminatrici.”
Ciascuna società, controllata direttamente o indirettamente dalla Regione, ogni anno dovrà predisporre un piano delle assunzioni. Le linee guida definiscono come queste dovranno avvenire.
Per l’accesso dall’esterno le procedure di reclutamento devono prevedere una prova orale tecnico/attitudinale e/o prova scritta (anche in forma teorico-pratica), con la possibilità di valutare anche i titoli legati profilo professionale ricercato. Le prove devono essere attinenti alla mansione, con un grado di complessità proporzionato e adeguato, alla posizione da ricoprire, nonché eventualmente alla tipologia del rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato.
Per le assunzioni di “quadri”, bisogna prevedere procedure di reclutamento che prevedano una prova orale tecnico/attitudinale e in una prova scritta (anche in forma teorico-pratica) con possibilità, in aggiunta di valutare di titoli afferenti al profilo professionale ricercato.
La varie procedure dovranno inoltre garantire la possibilità, per il personale interno già assunto, di potervi partecipare.
A discrezione e in alternativa alle procedure di assunzione aperte anche all’esterno, le società potranno adottare anche procedure di progressione interne. In questo caso le prove selettive dovranno essere attinenti, “con un grado di complessità proporzionato e adeguato alla posizione da ricoprire con la possibilità, per le medesime società, di strutturare, in ragione dell’attività svolta dal profilo richiesto, anche prove selettive teorico-pratiche, qualora le stesse lo dovessero ritenere opportuno e utile”.
Le progressioni interne dovranno inoltre rispettare i seguenti criteri: periodo minimo di permanenza, con contratto a tempo indeterminato, nella categoria professionale di appartenenza immediatamente inferiore a quella oggetto della procedura selettiva; espletamento di prova teorico-pratica e/o di una prova orale tecnico/attitudinale; risultanze della comparazione fra curricula vitae in merito al percorso professionale; esito delle valutazioni annuali delle prestazioni (con attribuzione di un punteggio da assegnare e predeterminato nell’avviso) e eventuale valutazione di titoli.
Per i dirigenti le procedure selettive devono essere sempre aperte, “senza alcuna possibilità di compiere progressioni verticali di carriera/inquadramento in qualifica superiore verso l’area dirigenziale”. In questo caso dovrà essere prevista una prova orale e una prova scritta, salva la possibilità, in aggiunta, di una prova teorico pratica. La commissione esaminatrice dovrà inoltre essere composta da soggetti esterni alla società, con la possibilità di prevedere che il solo Presidente sia interno.
Per tutte le procedure è richiesta una prova di francese preliminare, con un grado di complessità proporzionato alla posizione da ricoprire. Per il solo profilo dirigenziale sarà richiesta una prova orale e una scritta. L’unica eccezione riguarda le procedure per assunzioni stagionali, a tempo determinato, nelle società degli impianti a fune.
Nei soli casi di urgenza tecnico-organizzativa, le società controllate dalla Regione possono assumere personale a tempo determinato, con modalità alternative rispetto a quelle descritte dalle linee guida, purché nel rispetto della normativa statale vigente.
Una selezione dovrà essere prevista anche per l’assunzione, a tempo determinato, del direttore generale, laddove previsto. La procedura dovrà essere esterna e dovrà prevedere un colloquio orale tecnico/attitudinale, con la previsione della possibilità di assegnare punteggio a titoli e curricula vitae. Solo in casi eccezionali e motivati, le società potranno assegnare l’incarico ad un dirigente interno, ritenuto in possesso dei requisiti previsti.