Presentato oggi ad autorità e media l’aereo atterrato ieri a Saint-Christophe per i test

“Cello Aviation”, proprietaria del BAe 146-200 arrivato in Valle, ed “Avda” hanno annunciato i progetti per il futuro. Paoli, ad e presidente della società che gestisce lo scalo: “Ragionamenti di partnership in ottica turistica, ma non solo”.
Economia

Dopo lo stupore generato nei tanti che lo hanno notato atterrare, nel tardo pomeriggio di ieri, stamattina stampa ed autorità hanno potuto vedere da vicino il BAe 146-200 giunto all’aeroporto di Saint-Christophe. Un volo effettuato per una serie di test mirati al collaudo di procedure e sistemi necessari per le certificazioni utili ad accogliere, in futuro, dei voli charter. 

A fare gli onori di casa, una volta entrati nell’aeromobile, Greg Edens, uno dei manager della “Cello Aviation”, proprietaria del jet parcheggiato ai margini della pista del “Gex”. “Tra chi ha volato su questo aereo – ha raccontato – ci sono state squadre di calcio, come il Manchester United, ed anche la Regina inglese. Stiamo cercando di sviluppare una partnership per servire anche questo aeroporto, in ottica turistica. I nostri piloti provengono, per la maggior parte, dalle fila della Raf (l’aviazione britannica, ndr) e la loro esperienza è proficua per scali come questo”.

Una vocazione alla collaborazione rilanciata pure da Germano Paoli, presidente ed amministratore delegato di Avda, società che gestisce l’aeroporto. “Con questa compagnia – ha spiegato – stiamo facendo un ragionamento di partnership. Ho constatato che quassù, in inverno, ci sono numerosi inglesi e sarebbe bellissimo che potessero atterrare direttamente qui”. “Cello – ha aggiunto il manager – è molto brava nel collegamento con London City, anche perché questo aereo è silenzioso, e speriamo di poter fare anche qualche volo verso Londra”. I progetti di Avda, tuttavia, non guardano solo al mercato turistico, ma sono aperti anche a “ipotesi di charter per i valdostani, anche verso il sud Italia. Tutto ciò fa parte dei ragionamenti con questa compagnia”.

Tra i “passeggeri” della presentazione di stamattina, anche l’assessore regionale ai Trasporti, Claudio Restano. “L’Amministrazione regionale – ha sottolineato – non può che vedere di buon grado questa certificazione, perché è l’inizio di un percorso. Investiamo molto sul turismo e lo dobbiamo fare sui trasporti. Speriamo che questa iniziativa vada verso un futuro che abbia per protagonista il nostro aeroporto”.

G-RAJJ (questa l’immatricolazione del BAe 146-200 giunto ad Aosta, in grado di trasportare 46 persone) è ripartito dall’aeroporto “Gex” attorno alle 12.40 di oggi, venerdì 16 giugno. La sua destinazione iniziale è stata Caselle, da dov’era già decollato ieri alla volta di Saint-Christophe. La tappa piemontese è stata una volontà del comandante Simon Hancourt, perché l’aeroporto torinese rappresenterebbe la prima destinazione utile nel caso di eventuali deviazioni dovute a perturbazioni o maltempo. Quindi, l’aeromobile volerà nuovamente verso Birmingham, sede della “Cello Aviation”, titolare anche di altri due Boeing, che però – per le loro maggiori dimensioni – non riescono ad atterrare in Valle. 

A quanto si è appreso, il processo di collaudo delle procedure e dei sistemi dell’aeroporto “Gex” (con particolare riferimento all’assistenza satellitare) richiederà ancora alcuni mesi. Dopodiché, la porta sarà aperta, a tutti gli effetti, ai progetti annunciati stamane. A quel punto si capirà se l’atterraggio di ieri sera, che parecchia curiosità ha destato in molti, ha rappresentato effettivamente un nuovo inizio per il “Gex”.

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