Partirà ad Aosta nel mese di ottobre la sperimentazione dei Puc, i progetti utili alla collettività, che i beneficiari di reddito di cittadinanza, nell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, sono tenuti a svolgere.
Questo pomeriggio all’Assemblea del Celva erano presenti gli assessori alle politiche del lavoro Luigi Bertschy e alla sanità Roberto Barmasse, con i dirigenti e funzionari regionali, per illustrare ai sindaci e presidenti di Unités l’iniziativa.
I progetti, che saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, prevedono un impegno di almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
Gli ambiti di intervento sono quello culturale, sociale, ambientale, artisticoe di tutela dei beni comuni. “Inoltre il Puc potrà essere attivato a favore delle associazioni del proprio comune”.
“E’ una sfida importante per tutti” ha detto l’Assessore Bertschy “Uno dei limiti riguarda il fatto che il possessore del reddito cittadinanza sarà obbligato a svolgere il progetto nel proprio comune di residenza”.
I responsabili dei progetti di Puc sono i comuni, che saranno aiutati dal Consorzio Trait d’Union, vincitore di bando sulla co-progettazione.
Sempre durante l’Assemblea del Celva l’Assessore Bertschy ha annunciato la revisione e riorganizzazione dei progetti di Lus, i lavori di utilità sociale, per la cui attuazione sono stanziati nel bilancio 1,4 milioni di euro.
“Nell’ultimo anno abbiamo cercato di raccogliere le esigenze per andare a migliorare questo strumento – ha detto l’Assessore – L’obiettivo è quello di dare maggiore stabilità ai progetti, che diventeranno triennali”.
Fra le novità la volontà di utilizzare anche i Lus durante l’autunno e l’inverno per attività interne e l’estensione dei progetti alle donne assenti dal lavoro da più di 24 mesi e agli uomini con più di 60 anni.