Riparto fiscale, si cambia. Oggi a Roma la firma dell’accordo fra Rollandin e Calderoli

La Giunta ha deliberato un accordo con lo Stato che prevede da una parte la progressiva sopressione dell'Iva da importazione e dall'altra il rientro dell'intero gettito di alcune imposte fra cui l'Irpef e l'Ires.
La firma con Rollandin, Calderoli, Bossi e Maroni
Economia

E’ stato approvato lo scorso venerdì dalla Giunta regionale ma è passato un po’ in sordina, finendo nel calderone delle tante delibere. L’accordo fra lo Stato e la Regione Valle d’Aosta che ridisegna  i meccanismi del riparto fiscale e sopprime la somma sostitutiva dell’Iva da importazione rappresenta invece una svolta storica. La firma dell’accordo, a cui erano presenti anche i ministri Bossi e Maroni,  è avvenuta oggi a Roma tra il ministro Calderoli e il presidente della Regione, Augusto Rollandin. Con questo accordo, nato nell’ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale, si mette invece la parola fine a quello, considerato da molti, un privilegio.

La Regione Valle d’Aosta dovrà quindi “concorrere al conseguimento degli obiettivi di perequazione e di solidarietà e all’esercizio dei diritti e dei doveri dagli stessi derivanti, nonché all’assolvimento degli obblighi di carattere finanziario posti dall’ordinamento comunitario e dalle altre misure di coordinamento della finanza pubblica stabilite dalla normativa statale”. Ovvero dal 2011 e fino al 2017 si ridurrà progressivamente fino a scomparire la somma sostitutiva dell’imposta sul valore aggiunto all’importazione, per effetto della riforma sul federalismo fiscale, e si rimoduleranno le entrate spettanti alla Regione Valle d’Aosta.

Come forma di compensazione alla Valle d’Aosta verrà riconosciuto l’intero gettito (anziché i nove decimi) per una serie di imposte tra cui l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (l’Irpef), l’imposta sul reddito delle società (l’Ires), le ritenute su interessi e redditi da capitale, quelli sui premi e le vincite, le imposte sulle successioni e donazioni ma anche le accise sull’energia elettrica, sulla benzina, gli oli da gas e quelle sui tabacchi.

Inoltre, la Valle d’Aosta potrà istituire nuovi tributi  locali “nell’esercizio della propria autonomia” e le verranno riconosciute competenze in materia di servizi ferroviari di interesse locale.

Per lo Stato l’accordo significa recuperare 104 milioni di euro per l’anno 2011, 118 milioni di euro per l’anno 2012, 130 milioni per l’anno 2013, 138 milioni di euro per l’anno 2014, 186 milioni di euro per l’anno 2015, 195 milioni di euro per l’anno 2016 e 211 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017.

Nelle casse della Valle d’Aosta invece dovrebbero ritornare circa 130 milioni di euro all’anno, ‘anche se questa –  ha spiegato l’assessore alle Finanze, Claudio Lavoyer – e’ una proiezione basata su dati del 2008.’.

L’accordo ora dovrà essere approvato con legge ordinaria dello Stato e poi passerà al vaglio della Commissione paritetica.

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