Sciopero generale: adesione attorno al 40%. Soddisfatta la Cgil
Poche decine di persone oggi, venerdì 12 dicembre, al corteo per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil e al presidio in piazza Chanoux, ad Aosta. Secondo dati ufficiosi forniti dal sindacato, l'adesione si attesterebbe attorno al 40%, anche mancano ancora i dati rispetto ad alcune realtà produttive e di impiego.
"Siamo soddisfatti – dichiara il segretario regionale Claudio Viale – soprattutto perché il livello di adesione all'agitazione è andato oltre i nostri livelli di rappresentanza sindacale. Abbiamo registrato alcuni picchi nel settore alimentare e nell'edilizia, rispettivamente con il 60/70% e con il 45/50%".
La spaccatura fra le organizzazioni sindacali, tuttavia, è evidente.
Da settembre in poi – ha dichiarato nei giorni scorsi il segretario della Cgil Valle d’Aosta, Claudio Viale – ossia da quando è scoppiata a livello globale la crisi, la Cgil ha già promosso diverse mobilitazioni”.
Ed è anche e soprattutto in relazione alla crisi che è stato proclamato lo sciopero di oggi. “Le misure adottate dal governo nazionale appaiono a dir poco insufficienti”. Il motto della Cgil in questa situazione è: “Occupazione, redditi e investimenti”, sarebbe questa la ricetta anticrisi. Il sindacato denuncia poi la necessità “di un accordo”.
Sul fronte opposto gli altri sindacati, Savt, Uil, Fim-Cisl secondo secondo cui la decisione di proclamare uno sciopero separato “è poco lungimirante e indebolisce il fronte sindacale e lo strumento dello sciopero.” Infatti per le tre sigle sindacali in questa situazione di crisi economica “i lavoratori si aspettano dal sindacato la capacità di produrre risultati, non proclami e denunce”.
Ciò che chiede la Cgil per far fronte alla difficile situazione economica e finanziaria è il sostegno all’occupazione e ai redditi, investimenti e politica industriale, più attenzione al welfare e un provvedimento di regolarizzazione degli immigrati accompagnato a una riforma della cittadinanza”.