L’amministrazione regionale ricorrerà alla Corte costituzionale contro la nuova disciplina della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), introdotta con il decreto legislativo 104/2017.
E’ quanto ha deciso la Giunta regionale nella seduta di ieri, lunedì 28 agosto. I principali profili di illegittimità costituzionale rilevati dall’amministrazione regionale sono legati alla rideterminazione dei procedimenti di VIA di competenza regionale, con riduzione dei poteri legislativi della Regione, cui è attribuita dal decreto la mera disciplina di aspetti organizzativi. A essere contestato, inoltre, è l’obbligo di adeguamento cui è connesso, in caso di inerzia, l’esercizio di un potere sostitutivo incidente in ambiti attribuiti alla competenza regionale.
L’iniziativa della Valle d’Aosta si associa a quella di altre Regioni che hanno sollevato, per analoghe ragioni, la questione di legittimità costituzionale avverso il decreto 104/2017, ritenendolo lesivo delle prerogative regionali, sia sul piano delle competenze funzionali in relazione alle singole categorie di opere da sottoporre a valutazione ambientale, sia sul piano della disciplina generale del procedimento amministrativo, non avendo il Governo recepito le plurime osservazioni e proposte emendative già formulate dagli enti territoriali in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome.