Prenotare una camera d’albergo e allo stesso tempo la lezione di sci ma anche la visita ad una mostra e perché no il transfer dagli aeroporti. E’ quanto punta a offrire la Valle d’Aosta ai turisti con una nuova piattaforma di prenotazione che da gennaio ospita il sistema di booking valdostano.
La novità, presentata oggi in una conferenza stampa, nasce da un accordo sottoscritto dall’Adava e dalla Regione con Federalberghi. Quest’ultima ha reso disponibile per le strutture ricettive valdostane e per l’Office du Tourisme la piattaforma di booking online sviluppata per il proprio sistema nazionale Italyhotels.it, in fase di adozione anche da parte della Toscana, della Puglia ma anche di Venezia.
“Per far funzionare meglio il mercato ci devono essere più operatori, non uno solo. – ha detto il Presidente nazionale di Federalberghi, Alessandra Nucara, presente oggi ad Aosta – Se qualche prenotazione in più transita su un portale nazionale ne trae beneficio tutta la collettività.”
Il passaggio al nuovo sistema di booking è avvenuto il 12 gennaio scorso e ad oggi sono stati venduti oltre 94mila euro di prenotazioni. “Questo progetto – ha evidenziato l’Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz – non deve essere considerato concorrente con le altre holding come Venere o Booking, lo è anche, ma è soprattutto un progetto che serve a fare crescere i nostri operatori e per noi è uno strumento per dare delle informazioni più aggiornate”.
Il VdA Booking è oggi visibile ed utilizzabile dall’utente, in modalità plurilingue, su tutte le pagine del sito regionale del turismo lovevda.it oltre che sul sito bookingvalledaosta.it. Ad oggi delle 1000 strutture presenti in Valle di cui 580 alberghi, in 300 hanno aderito, gratuitamente, al VdA booking.
“Non è l’ennesimo sito di prenotazione – ha sottolinea Alessandro Cavaliere, Presidente Adava – è qualcosa di rivoluzionario che abbiamo fatto partire già diversi anni fa come regione. Questo è un ulteriore passo, gigantesco, avanti che stiamo facendo ed è anche la dimostrazione che una sinergia pubblico e privato è possibile”.
