“Il 2025 si prospetta non solo come un’annata di ottima quantità, ridando respiro dopo la scarsa annata del 2024, ma anche di un’eccellente qualità che permetterà di produrre vini di alto livello che concluderanno il loro viaggio nei calici della Valle d’Aosta, ma anche in Europa, Asia e America”. A dirlo è André Gerbore, presidente della Cave des Onze Communes di Aymavilles, che riunisce 160 produttori, al termine della stagione della vendemmia che si è conclusa, come da tradizione, con il conferimento delle uve per il Fumin.
In una nota, spiega che “il 2025 vede vendemmie anticipate di qualche giorno rispetto agli anni precedenti, per poter garantire grandi freschezze ed eleganze nei futuri vini”. Un’annata buona “caratterizzata da sole e piogge equilibrate che hanno contribuito ad un raccolto totale che supera i 5.000 quintali di uve conferite in azienda dai 160 soci, vendemmiate in 73 ettari”.