Un bando di gara, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 16 gennaio e chiuso il 24 febbraio, per "l'incarico di progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza per i lavori di realizzazione, previa demolizione di parte dell'esistente, di un nuovo capannone prefabbricato, sito presso lo Stabilimento dell'Istituto a Verrès, destinato a ospitare la nuova linea targhe".
L'Istituto poligrafico e la Zecca di Stato spa, partecipata al 100 per cento dal ministero dell'Economia e delle Finanze, si porta avanti nel suo proposito di aumentare gli investimenti sulla sua filiale in Bassa Valle, allargandosi negli immobili regionali che una volta erano di proprietà della Verrès Spa.
La gara per aggiudicarsi le progettazioni e la direzioni lavori ora è chiusa e secondo l'albo dell'Ipzs si sta procedendo all'esame delle offerte pervenute. Il bando è un unico lotto e l'importo, soggetto a ribasso, è di 358 mila e 556 euro.
L'idea della Zecca, emersa lo scorso luglio da una delibera della Giunta Rollandin, sarebbe quella di demolire e ricostruire un capannone obsoleto e in disuso a spese dell'azienda, per fare spazio alla nuova attività. Il costo totale dell'operazione sarebbe di 3 milioni e 500 mila euro, con l'acquisto del terreno interessato da Finaosta.
L’iniziativa consentirebbe alla Regione la valorizzazione di 2 mila e 500 metri quadri, a oggi inutilizzato. Attualmente la Zecca nello stabilimento di Verrès ha 30 dipendenti e un dirigente, produce solo tondelli per le monete e lavora a volumi di produzione ridotti, con un giorno di cassa integrazione ogni quattro lavorativi. Questa operazione permetterebbe di cominciare a produrre targhe per autoveicoli nello stabilimento di Verrès, con una stima di 25 nuovi posti di lavoro.
Finaosta aveva il compito di valutare le proposte della partecipata statale e, secondo la delibera dello scorso luglio, "di individuare ogni utile soluzione contrattuale per consentire l’ampliamento dell’insediamento nel sito industriale di Verrès, anche mediante l’eventuale rimodulazione dell’ammontare dell’attuale canone di locazione", che per le attività di Ipzs già in corso dal 2013 è di 150 mila euro l'anno.
Secondo l'assessore alla Attività produttive Fabrizio Roscio "Finaosta avrà fatto le sue valutazioni, ma per ora alla nuova Giunta non è arrivato niente – spiega – la prossima settimana cercheremo di capire a che punto sia la situazione".
Da Finaosta, il presidente Massimo Lévèque conferma che "la questione sta procedendo, anche se non è stata ancora contrattualizzata, ed è una bella notizia visto che in tempi passati si è rischiato la dismissione". "L'Ipzs si sarà mosso un po' in anticipo con il bando di gara – spiega – perché questi processi burocratici hanno tempi molto lunghi".