A Saint-Marcel le prime case ‘domotiche’, per l’accoglienza delle persone diversamente abili

Sopra gli uffici del comune sono stati realizzati tre appartamenti all'avanguardia, che ospiteranno fino a cinque persone per soggiorni da tre mesi a un anno. Telecomandi a infrarossi o sistemi a comando vocale permettono di programmare numerose funzioni
Politica

“Un giorno tutte le nostre case utilizzeranno una tecnologia simile”. Con questa previsione si è conclusa la presentazione alla stampa della 'Maison equipée', realizzata a Saint-Marcel, sopra gli uffici comunali. Si tratta di una nuova comunità alloggio costituita da tre appartamenti, destinati ad accogliere persone con disabilità fisica o sensoriale, e specialmente chi, in seguito a un trauma, deve fare i conti con una paraplegia o con delle difficoltà di deambulazione e movimento, e magari non possiede una casa adatta alla sua nuova situazione.
I tre alloggi disponibili possono ospitare temporaneamente fino a cinque persone, e sono stati realizzati seguendo i principi della domotica, che integra l’informatica allo studio di soluzioni abitative adatte ad ogni tipo di necessità. Per realizzare questi alloggi il comune si è avvalso della consulenza dei soci dell’Associazione Valdostana Paraplegici, che hanno suggerito soluzioni per aggirare le barriere architettoniche ed evidenziato difficoltà legate alla gestione della casa.
 
Il risultato è uno spazio abitativo all’avanguardia, in grado di accogliere persone diversamente abili e di sostenerle nel loro percorso, e anche di consentire a utenti, progettisti e architetti di testare un modello di accessibilità e di verificarne l’efficacia, per poi utilizzare queste informazioni e queste conoscenze in altri contesti. L’iniziativa persegue anche un obiettivo di tipo culturale, invitando cittadini e istituzioni a sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti dei cittadini con disabilità e dei loro diritti.  
La disposizione degli spazi, i mobili e gli arredi sono stati concepiti per rendere del tutto accessibili e facilmente utilizzabili le strutture. Un telecomando a infrarossi, nella versione con più pulsanti o con uno solo, per chi è fortemente limitato nei movimenti, o un telefono wireless in grado di obbedire a comandi vocali, regolano l’accensione delle luci, l’apertura di porte e finestre, lo scorrimento dei cassetti, l’accensione di televisione e radio, l’attivazione dell’allarme e molto altro. Queste e molte altre funzioni sono modificabili nel dettaglio, e programmabili in base alle esigenze di ciascuno.  
Ogni ospite potrà trattenersi per tre mesi nei due alloggi con due posti letto e per un anno nell’alloggio con un posto letto, pagando 5 euro al giorno. All’interno della struttura lavoreranno terapisti della riabilitazione e consulenti informatici, oltre ad un educatore a tempo pieno. La gestione della 'Maison equipée' è stata affidata al consorzio di cooperative Trait d'Union.

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