“Adesso scegli tu“. Un cittadino attento osservando i manifesti della Lega Valle d’Aosta per il referendum del prossimo 10 agosto, comparsi in questi giorni, potrebbe essersi chiesto se il Carroccio – promotore della consultazione, assieme al consigliere Diego Lucianaz – abbia cambiato idea.
Il messaggio politico sembra infatti un invito alla libertà di scelta, simile alla posizione adottata da Forza Italia VdA – altro movimento del centrodestra unito – che ha lasciato libertà di coscienza ai propri elettori.
“E’ un messaggio polemico” mette le mani avanti la segretaria della Lega Vda Marialice Boldi. “Fai la tua scelta è in senso provocatorio. Ci è sorto il dubbio che potesse generare confusione e infatti spiegheremo bene il significato del manifesto con un comunicato stampa o in una conferenza stampa”.
Boldi conferma che il movimento non ha cambiato idea. “Continuiamo a non essere d’accordo con le cordate (nda le tre preferenze) e per questo abbiamo promosso il ricorso”. La Lega Vda assieme a Fratelli d’Italia Vda ha annunciato, infatti, nei giorni scorsi di voler impugnare davanti al Tar della Valle d’Aosta il decreto di indizione delle prossime elezioni regionali. L’obiettivo è fare esprimere i giudici sulla possibilità che l’esito del referendum sia vincolante nell’appuntamento elettorale del 28 settembre prossime. “Non lasciamo libertà di scelta, il nostro è un invito a votare No”. Un invito chiaro come un rebus.

La Lega si spiega
Il giorno dopo, la Lega Vallée d’Aoste, spiega le sue ragioni: “La fronte del ritardo e dell’esigua maggioranza con la quale sono state operate le scelte sulle regole che stanno alla base del gioco democratico, ha ritenuto che la giusta modalità per confermare o meno quelle scelte, che toccano direttamente l’espressione del voto, fosse quella di demandare agli stessi elettori la facoltà di decidere“, si legge in una nota.
“Per questo motivo, con la campagna già pubblicata sui manifesti dal titolo Adesso scegli tu la Lega Vallée d’Aoste invita tutti i valdostani a esprimere con il proprio voto la propria scelta in merito alle preferenze“.
5 risposte
Sempre e solo fumo.
Grandi fumate.
Erano più comprensibili i segnali di fumo degli indiani.
D’altronde il pensiero di questo partito non va mai oltre alle 4-5 parole. Gli slogan politici sono da sempre frasi veloci e facili da imparare; se poi si parla della Lega il messaggio non deve per forza essere chiaro, tanto nessuno lo deve capire (gli avversari lo ignorano, i partiti alleati si tappano il naso per quei pochi punti percentuali che portano alle elezioni, i leghisti stessi se la bevono comunque).
L’elettore medio della Lega non prova imbarazzo.
Meno male ,che con le regionali di settembre i loro consiglieri saranno dimezzati .
Lega e Fratelli d’Italia, avessero ascoltato per tempo i consigli della loro alleata Emily Rini, avrebbero evitato di avventurarsi in questo referendum che assomiglia per loro molto a una figura barbina. Imbarazzanti i manifesti della Lega, avrebbero fatto più bella figura a non affiggere nulla. Hanno evidentemente dovuto rincorrere i manifesti di Forza Italia, che in quanto a strategia politica, ha fatto barba e capelli a tutti nel Centrodestra.