Per dirimere la spinosa questione finanziaria con lo Stato la Valle d'Aosta chiede una consulenza giuridica.
La scelta è caduta sul professor Gianfranco Garancini del foro di Varese "interpellato in ragione della comprovata esperienza e competenza nella materia costituzionale-amministrativa e della sua conoscenza dell’ordinamento finanziario della Regione". Il servizio, dal costo presunto di circa 22mila euro, dovrà concludersi entro il 31 maggio 2018.
Il provvedimento di affidamento dell'incarico ricostruisce il contenzioso in atto sui 144 milioni di euro chiesti alla Valle nel 2017 – l'udienza davanti al Tar del Lazio è in programma il 7 marzo – i contributi chiesti alla nostra regione dall'ultima finanziaria (99 milioni per il 2018) e la delibera di Giunta del 28 dicembre scorso con cui "cautelativamente" sono state congelate alcune risorse previste in Bilancio.
Anziché aprire un nuovo contenzioso lo Stato e la Regione – i tempi sono di 60 giorni dalla data di pubblicazione delle rispettive leggi di bilancio – sembrano intenzionate ad arrivare ad un nuova intesa finanziaria.
"Ritenuto che, al fine di addivenire alla rapida definizione dei complessivi rapporti finanziari con lo Stato – si legge ancora nel provvedimento – sia necessaria una disamina della complessa situazione giuridica ad essi sottesa, al fine di avanzare una proposta di accordo che tuteli le prerogative di specialità della Regione autonoma Valle d’Aosta, anche mediante la predisposizione di uno schema di norma di attuazione in materia".
