Allargamento di maggioranza, “guerra di trincea” tra Uv e Stella Alpina

Si fa sempre più ingarbugliata la partita per arrivare a definire la nuova maggioranza allargata al Pd. Entro lunedì va presentato l'ordine del giorno suppletivo nel quale il Presidente della Regione si aspetta che figurino le dimissioni di Marquis.
Politica

Uv e Stella Alpina ad un passo dalla frattura. Si fa sempre più ingarbugliata la partita per arrivare a definire la nuova maggioranza allargata al Pd. Entro lunedì va presentato l’ordine del giorno suppletivo nel quale il Presidente della Regione, Rollandin, si aspetta che figurino le dimissioni di uno degli assessori dell’Edelweiss, nella fattispecie di Pierluigi Marquis, con la relativa sostituzione. Conditio sine qua non per l’ingresso in Giunta di Raimondo Donzel, attuale capogruppo del Pd-Sinistra Vda. Ad oggi nella seduta del 15 luglio figura, però, solo l’elezione della Presidenza del Consiglio regionale, sulla cui poltrona aspira a sedersi, nuovamente, Marco Viérin

L’Edelweiss chiede la riconferma del suo più importante esponente e rimanda al mittente la richiesta di rinunciare ad un poltrona per fare posto al nuovo alleato. La linea della Stella Alpina non sembra essere però sposata da tutti e cinque i consiglieri. Nei corridoi si vocifera, quindi, di possibili sorprese interne al movimento già nelle prossime ore.

In casa Uv, il gruppo riunito questa mattina – assente il consigliere Leonardo La Torre – ha condiviso all’unanimità la decisione di Rollandin di andare avanti senza nulla concedere all’alleato. Nella consueta conferenza stampa di Giunta, interpellato dai giornalisti sull’iscrizione del rimpasto nell’odg della prossima seduta del Consiglio, Rollandin ha detto: "verrà fissato nel momento in cui ci sono le condizioni e io spero che ci siano".  La tesi del Leone rampante è di aver già rinunciato al sindaco di Aosta per arrivare all’alleanza con il Pd e quindi non è più disponibile a nuovi sacrifici e tanto meno a concedere a Stella Alpina contropartite in cambio della poltrona.

In assenza di cedimenti, da una parte o dall’altra, lo scontro fra gli alleati sarà inevitabile. Non è escluso che alla fine, nella seduta di mercoledì prossimo, salvo un nuovo rinvio, a vincere nel segreto dell’urna possa essere la minoranza, portando sullo scranno più alto dell’Assemblea un suo rappresentante. Patrizia Morelli di Alpe per ben due volte, in questa legislatura, è stata ad un passo dalla Presidenza. Questa volta i bookmakers, però, danno maggiori chance ai consiglieri Uvp. 

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