Alpe contro i tagli degli alberi di Aosta: “D’ora in poi più trasparenza e informazione”

Alpe ha chiesto conto questo pomeriggio in Consiglio comunale della gestione del verde pubblico di Aosta. Nel mirino del movimento di opposizione l'abbattimento di alcune piante recentemente avvenuto sul territorio comunale.
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La polemica sul taglio di alcuni alberi nel centro di Aosta è approdata in Consiglio comunale, con Alpe che ha chiesto conto della gestione del verde pubblico. Nel mirino del movimento di opposizione c’è, nello specifico, l’abbattimento di alcune piante recentemente avvenuto sul territorio comunale: “Il verde pubblico – spiega Gianpaolo Fedi – è un nervo scoperto in tutte le città. Gli alberi sono esseri viventi e patrimonio di una città, elementi che la caratterizzano. Uno degli ultimi abbattimenti, il grosso cedro del Libano sito nei Giardini Pubblici davanti al Tribunale ha destato abbastanza clamore. Un albero apparentemente sano anche se in effetti all’interno del tronco è stata riscontrata una carie in stato iniziale. Le piante quando superano una certa età sviluppano anomalie e qualche malattia, ma si cerca generalmente di effettuare una cura sul patrimonio arboreo. Bisogna investire sulla cura e non sul taglio immediato. Aosta ha alcune piante monumentali, e questo cedro era una pianta secolare. Laddove si riscontrano problemi viene sempre indicata come soluzione il taglio o esistono soluzioni alternative?”.

“Gli interventi sono annuali ed il monitoraggio continuo – ha risposto l’Assessore ai Lavori Pubblici Alberto Follien – e prevede ispezioni visive e delle condizioni di stabilità delle piante. Con aspetti di malattie non palesi si procede a ulteriori valutazioni come avvenuto nel caso del cedro. L’analisi visiva ha trovato anomalie nella parte alta del cedro, e la pianta si trovava vicina a due alberi precedentemente abbattuti. L’analisi sulle piante vicine è stata invece senza esiti. Essendo un esemplare imponente sono state prese tutte le cautele del caso e abbiamo riscontrato la presenza di una vasta area di tessuto legnoso alterato da una carie che stava risalendo verso l’alto. Siamo stati costretti ad abbatterlo vista estensione del danno”.

Abbattimento necessario anche secondo altri criteri: “Non potendo asportare il legno cariato il consolidamento non sarebbe servito – prosegue Follien – ed il cedro sarebbe caduto sotto il proprio peso. Eventuali plinti di ancoraggio profondi ed estesi avrebbero invece rovinato le radici degli alberi vicini. Il cedro poi è una specie che mal sopporta le potature, anche di scarsa entità, che ne avrebbero squalificato anche la valenza estetica”.

Risposta che soddisfa parzialmente il consigliere Fedi: “I puntuali giudizi tecnici forniti dall’Assessore – attacca – non possono però esulare da un giudizio politico. Dietro agli abbattimenti degli alberi e alle loro malattie ci sono fattori di trasparenza. È necessario trovare migliori strumenti di comunicazione con i cittadini, per informarli a dovere e non ingenerare attacchi nei confronti dell’amministrazione”.
 

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