Alpe e Sinistra: “Andiamo al ballottaggio”

20 Maggio 2010

Davide Bionaz, nelle vesti di un "Pippo Baudo a fine carriera, perché dopo vent'anni in Consiglio comunale è giusto lasciare il passo", ha presentato la serata di chiusura della campagna elettorale della coalizione che sostiene Carlo Curtaz e Iris Morandi, formata da ALPE e da Sinistra per la città, in un teatro Giacosa affollato, nel quale però a mancare sono stati i candidati: molti gli "assenti giustificati" per impegni di lavoro e di studio.

"La politica serve per avvicinare i cittadini al potere – ha detto Bionaz – e sono sicuro che Curtaz e Morandi lo sapranno fare, non come il sindaco di Arpuilles che aveva l'abitudine di stare chiuso nel palazzo municipale". "Sono qui più in ossa che in carne – ha esordito Iris Morandi -, immaginate dopo il ballottaggio: mi piace che nel pubblico ridiate, perché una risata li seppellirà". La candidata vice-sindaco ha proseguito: "Noi non abbiamo i metodi e i mezzi potenti di cui dispongono i nostri avversari. Noi abbiamo soltanto onestà, trasparenza, integrità, dignità e libertà dagli intrallazzi di palazzo. Forse siamo anche un po' provincialotti, perché non sanno più come spiegarci che il 'people mover' non è un metrò".

Carlo Perrin, coordinatore dell'ALPE, si è detto "rammaricato" per non essere riuscito ad unire tutte le componenti dell'Alleanza Autonomista Progressista prima alle primarie e poi attorno ad un programma. "Vorrei che si potesse competere ad armi pari – ha proseguito l'ex senatore – senza che gli elettori sentano pressioni o fiato sul collo: c'è un clima sospettoso e malsano che poco si addice alla democrazia". Francesco Lucat, portavoce della Federazione della Sinistra, si è detto "preoccupato che gli amici di Borghezio, che ha portato ad Aosta le idee di Casapound e di Evola, possa governare in piazza Chanoux: il sangue mi ribolle nelle vene pensando al martire della Resistenza che si sta rivoltando nella tomba".

Carlo Curtaz ha ringraziato "58 persone perbene, libere e giuste" che si sono candidate nelle due liste che lo sostengono: "Visti i tempi, mi permetto di dire che sono coraggiosi". Curtaz ritiene "scandaloso" che i partiti autonomisti siano andati a Roma "non per ottenere più diritti o per difendere l'Autonomia, ma per ottenere soldi e grandi opere". "Aosta ha bisogno di una scossa", data con tante piccole opere che creino occupazione, con più verde, un arredo urbano curato e meno auto, e non "con le grandi opere che fanno gli interessi di pochi". "Anche noi cittadini abbiamo bisogno di trovare nuova dignità: dobbiamo riconquistarci i nostri spazi di libertà, perché non è vero che tutti i candidati sono uguali".

"Questo non è un comizio di chiusura – ha rilanciato Iris Morandi – ma è solo terminato il primo turno di campagna. Ci saranno altre due settimane in cui stringere i denti prima del ballottaggio".

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