“A oggi il Cpel è senza Presidente”. Due settimane dopo lo scontro istituzionale tra il Consiglio Valle e il Comitato Permanente degli Enti locali, Alpe torna alla carica sulle delicate questioni che riguardano la sorte dei Comuni valdostani. “Il 17 dicembre Giordano ha rimesso il suo mandato di presidente – attacca Alpe in una nota diffusa in mattinata – e l’assemblea non ha votato la fiducia, ma solo l’approvazione della legge sul bilancio: è stato lo stesso Giordano a ricordare, in chiusura di riunione, che rimaneva valida la sua decadenza”.
Mentre continua la querelle sul “caso Giordano”, il gruppo degli amministratori comunali di ALPE sta lavorando a un documento di riforma degli Enti locali e alla proposta di una nuova legge elettorale per i comuni. “Le due iniziative dovrebbero andare di pari passo – sostengono – a ispirarci è il principio secondo il quale vi debba essere la partecipazione dei cittadini alle scelte che riguardano la comunità. La riforma è di competenza regionale: non ha senso, dunque, rispettare tutti i numeri imposti dallo Stato, ma vi deve essere un adeguato rispetto per i nostri territori”.
Sul tavolo di Alpe c’è anche il tema della eventuale fusione fra comuni, rispolverato recentemente anche dal PD-Sinistra Vda: “Non deve essere un tabù – concludono gli amministratori – ma la scelta, se fatta dagli abitanti in seguito a un referendum, può essere adottata con premi incentivanti e compensazioni economiche previsti dalla norma”.