“E’ sintomo d’intelligenza per ognuno cambiare idea“. Sull‘ampliamento dell’ospedale Parini il centrodestra, che in passato non è stato unito sulla scelta del percorso, si ritrova ora compatto nel dire: vogliamo avere sul tavolo tutti i dati per decidere. La richiesta è contenuta in una mozione che Forza Italia e la Lega depositeranno venerdì. Secondo i movimenti politici al momento si ha contezza soltanto dei primi tre lotti del progetto – “sul terzo neppure la Giunta ha l’esecutivo” – mentre mancano informazioni riguardanti il IV e V lotto.
“Come Forza Italia – ricorda la coordinatrice regionale Emily Rini – abbiamo sostenuto la scelta di andare avanti con il progetto di ampliamento, ma c’è un ma. Un buon amministratore quando compie delle scelte deve avere il quadro ben chiaro. E’ come se ristrutturi casa, non avendo cognizione sulle spese per il secondo e terzo piano”.
Alberto Zucchi ricorda la delibera approvata nel 2021 dall’allora Giunta regionale e definita dall’Assessore Marzi “un punto focale” del progetto, nella quale si stabiliva un tetto massimo di spesa per tutte le cinque fasi di 139 milioni di euro. “Atto smentito nei fatti quando, nel maggio scorso, sono stati stanziati 60 milioni di euro in più giustificando l’aumento dei costi delle materie prime. Non si è mai visto stanziare dei soldi in assenza di una progettazione complementare che comprenda tutte le cinque fasi”.
I consiglieri hanno provato a chiedere alla Siv i dati, ma “ci è stato risposto che i progetti in questo momento non sono disponibili.”
Fratelli d’Italia, contrario al progetto di ampliamento, ricorda come “un vero studio comparativo non è mai stato fatto”. Inoltre i costi ipotizzati per l’attuale progetto sono già fuori dal “costo medio medio nazionale di 250 mila euro per i 150 metri quadrati di un posto letto”.
“Di opere incompiute se ne sono viste parecchie in Valle d’Aosta, non vogliamo certo che questo accada di nuovo in un settore come quello della sanità così in difficoltà. Per questo riteniamo di dover fare degli approfondimenti – dice Marialice Boldi, segretaria della Lega VdA – La nostra preferenza va ancora all’ammodernamento dell’ospedale, ma dati alla mano valuteremo quale sarà la soluzione migliore”.
“Ci attendiamo che il governo regionale ci chiarisca costi e progetti preliminari perché al momento siamo una nave senza bussola che va a schiantarsi contro lo scoglio dello spreco pubblico” evidenzia Orlando Navarra, segretario di Noi Moderati.
Individua nel referendum del 2007 “il grosso errore” sull’ospedale, Piero Vicquery segretario regionale Udc. “Adesso chiediamo i dati e poi decideremo come procedere”.