Aosta, il bilancio di previsione pareggia a 66 milioni. Centoz: “Nessuna situazione drammatica”

“Il bilancio anzitutto 'quadra' – ha spiegato l'assessore comunale alle Finanze Marzi – ed è completamente in linea con quello degli anni scorsi. La parte corrente si attesta sui 62 milioni di euro mentre gli investimenti sui 2 milioni 200mila euro”.
La conferenza stampa di Giunta comunale
Politica

Il bilancio previsionale del Comune di Aosta pareggia sulla cifra di 66 milioni di euro.

“Il bilancio anzitutto ‘quadra’ – ha spiegato l’assessore comunale alle Finanze Carlo Marzi – ed è completamente in linea con quello degli anni scorsi. La parte corrente si attesta sui 62 milioni di euro, mentre la parte in conto capitale, ovvero gli investimenti, sui 2 milioni 200mila euro”.

In calo, dovuto dovuto alle minori risorse trasferite dalla Regione, le entrate: “In questa voce – prosegue Marzi – abbiamo 13 milioni 664mila euro, ovvero un milione 200mila in meno rispetto all’anno precedente. Fondi recuperati per l’85% intervenendo sulla rimodulazione della spesa dell’amministrazione e sui tagli sulla spesa corrente, e per un 15% invece da entrate extratributarie ferme da più di un decennio come le tariffe cimiteriali, il regolamento Cosap (il Canone di Occupazione Suolo e Aree Pubbliche, ndr) ed un servizio refezione ripensato. Operazioni pareggiate dallo sgravio 2016 sulla Tasi, che vedrà diminuire il prelievo dalle tasche dei cittadini aostani per 1.450.000 euro”.

“Al di là delle dietrologie degli ultimi mesi – ha aggiunto il Sindaco Fulvio Centoz – il bilancio comune pareggia su una cifra simile a quella degli scorsi anni, senza interventi paventati di pre dissesto o di commissariamento di nessun tipo. Nessuna situazione drammatica si è sviluppata, e gli interventi posti in essere da questa amministrazione sono incisivi ma ci permettono di mantenere i servizi sociali che la città di Aosta può continuare a vantare”.

Un bilancio che non vive solamente di numeri ma anche – ovviamente – di scelte politiche, come chiarisce ancora Marzi che non nasconde la sua soddisfazione: “Chi pensava volessimo tartassare i cittadini di Aosta si è sbagliato. Il previsionale è stato gestito in maniera politica, su più fronti, in grande collaborazione anche con APS. Per la prima volta dopo qualche anno non andiamo a prendere dalle tasche dei cittadini più di un milione di euro, cosa non da poco visto il periodo nel quale stiamo vivendo. Questo è un bilancio che quadra, che si dà degli obiettivi, equilibrato e che tutela i servizi alla persona, anche se alcuni sono stati rimodulati, e con obiettivi politici forti”.

La palla, e l’analisi dettagliata del DUP – il Documento Unico di Programmazione che da quest’anno, corollario al cosiddetto ‘bilancio armonizzato’, le amministrazioni devono produrre in sostituzione della classica RPP (Relazione Previdenziale Programmatica) – passerà ora alla Commissione consuntiva del 24 marzo ed al Consiglio comunale monotematico del 30, dove le voci nei vari capitoli del previsionale saranno scorporate e discusse dall’assemblea cittadina. 

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