Aosta, il Consiglio approva il rendiconto 2009. Ma l’Alpe e Sinistra abbandonano l’aula

Polemica con il mancato rispetto del regolamento consiliare che prevede un passaggio in Commissione. Il capogruppo Uv, Riccio: "I tempi sarebbero non solo ristretti, ma impossibili".
I banchi vuoti lasciati da Alpe e Sinistra
Politica

Il Consiglio comunale di Aosta ha approvato all'unanimità il rendiconto della gestione 2009: i gruppi dell'ALPE e di Sinistra per la città sono usciti dall'aula, in polemica con il mancato rispetto del regolamento consiliare, che prevede un passaggio in Commissione per il bilancio consuntivo. Il Partito Democratico, parte della vecchia maggioranza che aveva presentato il documento, ha votato a favore, così come il Popolo della Libertà, componente della maggioranza uscita dalle urne, che aveva votato contro.

"Il sindaco Giordano ha esordito dicendo che sarà il paladino delle regole – spiega Mario Vietti, che ha proposto di sospendere e rinviare la discussione sul bilancio perché non passato in Commissione – ma alla prima occasione passa sopra al regolamento. Il testo, approvato dall'assemblea uscente, prevede che le Commissioni consiliari si esprimano obbligatoriamente in merito al bilancio, e c'erano i tempi per poterlo fare entro il 30 giugno. Il passaggio in Commissione potrebbe essere utile a molti neo-consiglieri per prendere confidenza con la materia". Ezio Riccio, capogruppo UV, ha rispedito al mittente la sospensiva: "I tempi sarebbero non solo ristretti, ma impossibili. Andremmo in ogni caso oltre al 30 giugno, e il problema sarebbe lo stesso se governasse l'opposizione". L'Assessore Mauro Baccega ha quindi proposto di apportare, in futuro, una modifica al regolamento a questo proposito, rendendo obbligatorio il passaggio solo nel caso in cui non vi sia concomitanza con la scadenza elettorale.

Nel pomeriggio, il Consiglio ha votato la composizione delle cinque Commissioni consiliari, quattro tecnico-amministrative e una di controllo, la cui presidenza è riservata all'opposizione. Ogni Commissione è composta da quattro Consiglieri della maggioranza e da due dell'opposizione. La prima Commissione, Sviluppo economico e culturale, avrà Cristina Galassi (UV) presidente, Franco Napoli (FA) vice, Luca Merighi (UV), Adriano Sposato (SA) Paolo Momigliano Levi (Sinistra) e Iris Morandi (ALPE) come componenti.

La seconda Commissione, Politiche del territorio e opere pubbliche, avrà Luca Mantione (PdL) presidente, Alessandro Pelanda (UV) vice, e membri Claudio Rosati (SA), Aldo Di Marco (UV), Paolo Fedi e Loris Sartore (ALPE). La terza Commissione, Servizi alla persona, sarà composta da Salvatore Luberto (FA), presidente, Vincenzo Caminiti (SA), vice, Valerio Lancerotto e Celestino Liparoto (UV), Giuliana Ferrero (PD) e Mario Vietti (ALPE). In quarta Commissione, Affari istituzionali, il presidente sarà il neo-eletto Carlo Marzi (SA) e il vice Luca Lattanzi (PdL), oltre a Lorella Zani e Luca Merighi (UV), Michele Monteleone (PD) e Dina Squarzino (ALPE).

La quinta Commissione, vera novità apportata dal nuovo regolamento, avrà competenza per il controllo politico-amministrativo del Consiglio e della Giunta, ed è denominata Controllo e garanzia. La presidenza sarà di Carlo Curtaz (ALPE), il vice sarà Ezio Riccio (UV), i componenti Flavio Serra (SA), Salvatore Luberto (FA), Luca Mantione (PdL) e Giuliana Ferrero (PD).

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