Aria Aosta, Legambiente: “Rivedere da subito gli accordi stabiliti con la Cas”

Accanto a Legambiente scende in campo anche Valle Virtuosa che nell'esprimere preoccupazione per gli ultimi dati Arpa, ribadisce "che non dovranno essere introdotte altre fonti emissive che incidano sulla qualità già precaria dell'aria della regione".
Alessandra Piccioni, vice presidente Legambiente VdA
Politica

"Rivedere i tempi degli accordi stabiliti in sede di Autorizzazione integrata ambientale". E’ quanto chiede Legambiente alle amministrazioni comunali e regionali e alla Cas. Come spiega in una nota l’Associazione "i valori dei metalli pesanti sono stati in passato sottostimati e soltanto ora, grazie alla maggior precisione della strumentazione utilizzata da ARPA, si va delineando il quadro complessivo dell’impatto delle emissioni della CAS sulla qualità dell’aria di Aosta e nella Plaine. Un quadro, a nostro avviso, preoccupante, che richiede, oggi come ieri, interventi urgenti a tutela della salute dei cittadini."

Legambiente, nell’ultima riunione sull’osservatorio della qualità dell’aria, ha rilevato nella Regione e nella Cas la "disponibilità ad affrontare la situazione dell’acciaieria con una maggiore trasparenza. La consapevolezza è un buon punto di inizio sul quale la nostra associazione continuerà a tener alta l’attenzione."

Sulla questione dell’aria di Aosta scende in campo anche Valle Virtuosa. "Come associazione che ha sempre basato la propria azione nell’interesse della salute pubblica – si legge in una nota – ci sentiamo di ribadire con forza che non potranno né dovranno essere introdotte altre fonti emissive, pirogassificatori o simili, che incidano ulteriormente, tanto o poco non importa, sulla qualità già precaria dell’aria della nostra regione. Per questo continueremo a vigilare e a farci portatori nelle varie sedi, giudiziarie e istituzionali, dell’interesse dei 50 mila valdostani che hanno detto SI alla salute."

 

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