Asili nido, la maggioranza va avanti. Bocciata la controproposta di Alpe e Uvp

Una mozione, due risoluzioni e oltre 8 ore di discussione non sono bastate alla minoranza per far cambiare idea al Governo regionale sulla riorganizzazione del servizio di asili nido.
Consiglio regionale
Politica

Una mozione, due risoluzioni e oltre 8 ore di discussione non sono bastate alla minoranza per far cambiare idea al Governo regionale sulla riorganizzazione del servizio di asili nido. L’unica concessione arrivata sulle proposte di Alpe e Uvp è stata di abbassare di altri 30 euro la tariffa minima, portandola quindi a 170 euro (l’ultima bozza di delibera parla di 200 euro, la minoranza rilanciava a 160).
L’apertura della maggioranza è stata però bocciata e con lei, a fine serata, anche la risoluzione con la controproposta dei due gruppi di opposizione. Bocciata anche la mozione che impegnava il Governo a riferire in commissione sulle ricadute occupazionali della riorganizzazione dei servizi e delle risorse destinate nel bilancio 2016 al settore. Accolta invece all’unanimità la seconda risoluzione della minoranza che porterà in V Commissione anche le rappresentanze delle cooperative sociali non ancora udite.

Per il resto la lunga giornata di discussione intorno al tema ha messo in luce, da parte della maggioranza,  l’esigenza di razionalizzare il sistema, alla luce, ha ricordato il Presidente della Regione Rollandin, del taglio di 74 milioni di euro dello Stato. “Forse siamo partiti tardi, non abbiamo capito subito che il sistema – già in crisi – andava riformato” ha fatto mea culpa l’Assessore regionale alla Sanità Fosson. “Il rapporto 1 a 8 si allinea semplicemente allo standard nazionale” e “non è più possibile elargire i contributi del passato, bisogna fare una revisione strutturale, senza incidere sulla qualità del servizio” hanno difeso il provvedimento rispettivamente Jean-Pierre Guichardaz del Pd-Sinistra Vda e Claudio Restano, Presidente della V Commissione.

Preoccupazione per la sorte dei lavoratori – 40 gli esuberi previsti – e della qualità del servizio nelle parole della minoranza. "In Commissione la Giunta ha presentato una nuova proposta che paradossalmente offre una minore qualità a maggiore prezzo. Le nostre proposte mettono paletti per non mortificare le richieste delle famiglie." (Albert Chatrian di Alpe) "Non stiamo affrontando una trattativa commerciale, stiamo parlando di un welfare che avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello invece fa acqua da tutte le parti. L’Assessore Fosson non ha la forza politica di portare avanti una decisione, siamo di fronte a delle marionette" (Roberto Cognetta del M5S) "Queste non sono scelte lungimiranti, ma scellerate, che cancellano il modello Valle d’Aosta. Non ci stiamo a vedere tagli per un approccio solo economico." (Laurent Viérin di Uvp)

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