Ayas scommette sul turismo termale. E lo fa trasformando il palazzetto del ghiaccio in una vera e propria spa. Nel 2009 il Comune ha indetto un concorso per convertire la struttura in un centro benessere e ricreativo. Il 12 ottobre scorso la gara è stata aggiudicata ad un raggruppamento di professionisti del varesotto, guidato dall’architetto Daniele Geltrudi di Busto Arsizio.
“Presenteremo il progetto alla popolazione il prossimo 13 dicembre – spiega il Sindaco di Ayas, Giorgio Munari – l’idea dell’amministrazione è di riuscire ad offrire ai turisti, ma non solo, un’alternativa allo sci quando il vento e il brutto tempo non permettono l’apertura degli impianti. Il centro termale sarà inoltre una valida proposta per il doposci e per il turismo estivo”.
Il centro benessere e ricreativo dovrebbe essere inaugurato nel 2013 e costerà 4,6 milioni di euro, finanziati per due terzi dalla Regione e per un terzo dal Comune stesso.
Il progetto
“Il Palazzetto del Ghiaccio – spiega l’architetto Daniele Geltrudi – è oggi un immenso salone la cui copertura è sostenuta da una spettacolare carpenteria lignea di capriate da 40 metri. La nostra proposta valorizza le capriate appoggiandovi delle libere pareti di legno trasversali con le quali identificare gli spazi funzionali richiesti dal bando: un ambiente termale, una palestra, una sala convegni, una hall di accoglienza e distribuzione, la sistemazione dell’esterno: la strada lungo il torrente Evancon e il giardino-boschetto sul lato opposto“
Queste pareti di legno, simili a quelle delle vecchie baite Walser, che vanno a poggiare sulla pavimentazione in pietra naturale locale, non si fermano all’attuale perimetro del Palazzetto ma si estendono oltre le attuali vetrate laterali del Palazzetto. “L’idea, – continua Geltrudi – molto apprezzata dalla giuria, è di portando dentro il paesaggio e fuori le terme”
Lo spazio termale sarà costruito nella zona nord del Palazzetto. Le vasche saranno collocate vero l’Evançon. Geltrudi ha poi previsto il prolungamento di due vasche all’aperto, l’una verso il giardino-boschetto, l’altra sopraelevata ed affacciata sull’Evançon.
Nel centro troveranno spazio una sala convegni da 200 posti, gli spogliatoio per il centro sportivo-termale, la hall con un bar e un’ampia sala ristorante, una piazzetta che si proietta a terrazza sul torrente Evançon dove saranno collocati dei tavoli fissi in pietra e una palestra. L’idea dei progettisti è di fare diventare quest’ultima una struttura pubblica in grado di rispondere non solo alle esigenze del cosiddetto benessere, ma anche a quelle del training sportivo e dei trattamenti riabilitativi. “Una palestra – sottolinea il Sindaco Munari – che servirà innanzitutto i nostri sci club”.