Per il Comune di Aosta è tempo di bilancio, il momento più delicato di un’amministrazione, soprattutto in un momento di grave contrazione economica come questo.
La IV Commissione ha approvato ieri pomeriggio – con 4 voti favorevoli e 2 astenuti – il bilancio previsionale del Comune di Aosta che per il triennio 2014/2016 pareggia a 77 milioni e 800mila euro. Ammontano invece a 66,8 milioni le entrate nelle casse comunali delle quali 21 milioni 250mila sono quelle di natura tributaria, che mostrano quindi un aumento di 2 milioni rispetto al 2013 dovuto all’introduzione, all’interno dell’Imposta Unica Comunale, della Tasi, la famosa Tassa sui Servizi che da quest’anno si aggiunge all’Imu (che porta in cassa 10 milioni 900mila euro) e alla Tari (6 milioni 50mila euro), ovvero l’ex Tares.
Nessun taglio rispetto all’anno scorso, quindi, ma un bilancio che comunque si mantiene prudenziale per far fronte ad eventuali ‘sorprese’ fiscali che potrebbero giungere in qualsiasi momento da Roma: “I tempi richiedono rigore nei numeri – spiega l’assessore comunale alle Finanze Carlo Marzi – e preferiamo dire che abbiamo intenzione di mantenere i servizi ai livelli qualitativi e quantitativi erogati finora, grazie anche alla Regione che ci ha confermato un finanziamento identico a quello dell’anno scorso pari a 18,5 milioni di euro su un totale dei trasferimenti al Comune di 30,7 milioni”.
Altro discorso, invece, alla voce ‘investimenti’: “Anche quest’anno ci troviamo a finanziare una parte delle spese di investimento con parte entrate correnti – spiega Marzi – e oggi per gli investimenti tocca stare coi piedi per terra, e contenere la situazione pensando soprattutto ai più deboli”.
Un bilancio prudente che mantiene ‘sane’ le casse comunali che Marzi spiega con una metafora culinaria: “I contributi regionali rimangono gli stessi e per gli investimenti possiamo sfruttare il finanziamento della legge di ‘Aosta Capitale’. Oggi dobbiamo fare scelte più concrete, intervenendo in piccolo sui trasferimenti non vincolati per finanziare le cose entro breve. Purtroppo non possiamo più portare due primi e due secondi a tavola, ma un pasto completo e ben equilibrato sì”.
