Borluzzi: ‘Portiamo in Valle le scuole separate, come in Sud Tirolo’.

Alessandra Mussolini ha presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge costituzionale per modificare lo Statuto di autonomia della Valle d'Aosta.
Giancarlo Borluzzi
Politica

E’ già nell’agenda della Camera dei deputati una proposta di legge costituzionale per modificare lo Statuto di autonomia della Valle d’Aosta. A presentarla è stata Alessandra Mussolini che intende portare all’attenzione del Parlamento la situazione linguistica e l’ordinamento scolastico valdostano.

“La libertà di cultura in Valle d’Aosta è negata – ha sottolineato oggi, venerdì 27 giugno, Giancarlo Borluzzi, rappresentante di Azione sociale nella nostra regione – e il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini è calpestato. Noi chiediamo libertà di scelta”.

In concreto, la proposta che verrà discussa alla camera riguarda in particolare gli articoli 38, 39, 40 e 40 bis dello Statuto. Tra le altre cose, si richiede di dare facoltà al Consiglio Valle di creare una scuola completamente francofona parificata a quella tradizionale e con insegnanti di madrelingua francese. “Non una scuola per segregare – dichiara Borluzzi – ma una scuola necessaria per soddisfare quanti aspirano a un diverso e più approfondito approccio alla lingua francese. Sappiamo che l’Union non la vuole, perché i numeri dimostrerebbero quanto è distante la francofonia dalla concreta realtà valdostana e come sono pochi i francofili”.

Inoltre, la modifica all’articolo 38 prevede la libera scelta degli studenti fra francese e inglese, quella all’articolo 40 la possibilità di scelta fra italiano e francese negli atti amministrativi, ma l’abolizione del pareggiamento fra le due lingue. Secondo la proposta di Alessandra Mussolini, infine, l’articolo 40 bis dovrebbe recitare: “Ai residenti che lo desiderano, nei comuni della valle del Lys individuati con legge regionale, viene garantito l’insegnamento della lingua tedesca nelle scuole attraverso opportuni adattamenti”.

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