Brissogne, diminuiscono i detenuti della Casa circondariale

Al 30 settembre sono 133 i detenuti, su una capienza regolamentare di 181, ospitati presso il carcere di Brissogne. Il dato è stato fornito questa mattina da Enrico Formento Dojot, garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive.
Politica

Al 30 settembre sono 133 i detenuti, su una capienza regolamentare di 181, ospitati presso la Casa circondariale di Brissogne. Il dato è stato fornito questa mattina da Enrico Formento Dojot, garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

Dai 281 detenuti si è arrivati a fine 2013 a 200 di cui 64 detenuti italiani, 136 stranieri, 36 tossicodipendenti, 12 ammessi a lavoro esterno, 16 collaboratori di giustizia sottoposti a programma di protezione.

"I decreti Svuotacarceri – ha ricordato Dojot – ha portato effettivamente allo svuotamento delle carceri". Criticità permangono, ha ricordato il Garante, sotto il profilo del personale. In particolare mancano assistenti sociali e psicologi. "Su 133 detenuti tutti – ha ricordato Formento Dojot – hanno bisogno di un supporto, soprattutto gli stranieri che non hanno una rete familiare sul territorio". Altra nota dolente riguarda il mancato trasferimento di fondi dallo Stato alla Regione. "Per fortuna è stata riattivata – ha spiegato il Garante – la guardia medica H 24"

Nel 2013, l’Ufficio ha trattato 72 casi, di cui 70 definiti nell’anno e 2 non conclusi. "Si tratta – ha commentato il Garante – di casi strettamente connessi alla condizione di restrizione della libertà personale, quindi attinenti, sostanzialmente, al rapporto con il carcere, quali le relazioni con il personale, il rispetto del regolamento interno, le condizioni di detenzione, il vitto, il sopravvitto, i colloqui, i servizi sanitari, l’igiene, il lavoro, le provvidenze economiche a favore dei detenuti che versano in situazioni di disagio."

Cresce in Valle d’Aosta anche il ricorso al difensore civico. Nel 2013 sono stati 507 i casi trattati dall’Ufficio, di cui 476 definiti nell’anno, un 12% in più rispetto al 2012. 

"L’incremento rilevato del numero complessivo dei casi trattati – ha spiegato Enrico Formento Dojot – quest’anno riguarda in particolare il settore dell’organizzazione, segnatamente in ordine al rapporto alle dipendenze dell’Ente pubblico (141 casi), e dell’ordinamento (124 casi), di cui, principalmente, per sanzioni amministrative 19 casi, circolazione stradale 16 casi e tributi 15. Il settore dell’assistenza sociale, a vario titolo (emergenza abitativa, edilizia popolare, provvidenze economiche, assistenza e previdenza), ha invece registrato un decremento, determinato in modo significativo dalla contrazione delle istanze in tema di assistenza e previdenza".

La parte del leone la fa l’Amministrazione regionale, destinataria di 180 casi; rilevante anche la casistica relativa agli Enti locali, in deciso incremento, pari a circa il 67% (154 casi contro i 92 del 2012), e all’Azienda Usl (63 casi).

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte