Continuano le polemiche in Consiglio comunale a Brissogne dopo le dimissioni dei consiglieri di minoranza, Carletto Marcoz e Domenico Volget.
Il Sindaco Italo Cerise ha aperto la seduta dell’assemblea di ieri, giovedì 4 febbraio, sottolineando come “ufficialmente le dimissioni sono state presentate “per motivi personali ma a fronte di questa motivazione ufficiale, di fatto le dimissioni sono state motivate attraverso una raffica di dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione che hanno tirato in ballo, in modo alquanto discutibile, il sottoscritto e la maggioranza consigliare che avrebbe “tramato” e “teso una trappola” ai due consiglieri per farli dimettere.”
Secondo il Sindaco, le motivazioni presentate alla stampa da Marcoz e Volget sarebbero “pretestuose e infondate. Pretestuose perché si è voluto cogliere due potenziali cause di conflitto con l'Amministrazione comunale quali “casus belli” per una scelta così radicale e irreversibile e infondate perché in entrambi i casi le dimissioni non erano né dovute, né necessarie.“
Le “casus belli” sono due controversie legali che entrambi gli ex consiglieri hanno con il Comune. “Nel caso del consigliere Domenico Volget – continua Cerise – il contenzioso sul terreno di proprietà comunale il cui possesso è contestato dagli eredi di Volget Maurizio, non lo riguarda neppure direttamente essendo lo stesso intestato a sua madre. Nel caso del consigliere Carletto Marcoz si tratta di una diffida che riguarda peraltro anche altre persone, assolutamente necessaria a seguito di un esposto pervenuto al Comune da parte di quindici cittadini, per un uso improprio di alcuni terreni a destinazione agricola e usati in maniera difforme alla destinazione di Piano Regolatore da parte dello stesso Marcoz.”
A replicare alle parole del sindaco è stato il consigliere di minoranza Piero Zulian. “Da parte loro – ha detto- le dimissioni non potevano che essere ufficializzate, stante una situazione di conflitto con l'amministrazione”.
A prendere i posti lasciati liberi da Marcoz e Volget sono stati Angelo Sulis e Gianfranco Zanon.