Casinò, Frigerio rimane al suo posto: bocciata la risoluzione sulla revoca dell’incarico

Neanche il voto segreto è servito a sparigliare le carte: con 16 voti a favore e 16 contrari la risoluzione della minoranza non è stata approvata, anche se si fa largo, tra le maglie della maggioranza e del voto segreto, un franco tiratore.
Luca Frigerio, amministratore unico Casinò de la Valle
Politica

L’Amministratore unico del Casinò di Saint-Vincent, Luca Frigerio, rimane al suo posto. Questo pomeriggio in Consiglio Valle il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha prima chiarito di essersi ripreso la delega al Casinò, per poi difendere a spada tratta proprio Frigerio. Il manager, dopo essere entrato nel mirino della Cgil, era tornato anche in quello della minoranza che oggi con una risoluzione ne chiedeva la revoca da parte della Giunta, a far data dal 28 febbraio.

“Sotto l’aspetto dei risultati portati avanti dall’Amministratore unico – ha spiegato Augusto Rollandin – sono stati positivi, sia nella ristrutturazione che in quella fase di andare a trovare nuove clientele. Riteniamo che il lavoro svolto sia stato molto importante, ci sono le condizioni per continuare un rapporto soprattutto in questa fase in cui si intravedono i primi risultati. “

Il fuoco di fila della minoranza è iniziato con Elso Gerandin dell’Uvp: “Ha ragione il sindacato a non accettare più l’ultimatum e a chiedere a Frigerio di ammettere il suo fallimento. È quello che chiediamo anche noi. Vi diamo l’opportunità di dare un segnale diverso, in primis ai dipendenti. Per guardare avanti dobbiamo chiudere una pagina davvero triste.” Chantal Certan di Alpe: “È un contesto desolante e disarmante. Nel Casinò sono state investite tantissime risorse. La picchiata libera non è ancora stata fermata, è necessario ora un cambio di marcia”. Jean-Pierre Guichardaz del Pd-Sinistra Vda: “La preoccupazione massima di Frigerio e company è di tagliare sui dipendenti, ma non sulle consulenze e sulle forniture”. Roberto Cognetta del M5S: “Cari consiglieri di maggioranza che vogliamo fare. Ce lo teniamo ancora un po’, aspettando il rilancio? La responsabilità diventa in questo caso anche vostra. Sarebbe il caso di appoggiare invece la nostra risoluzione affinché Frigerio torni da dove era venuto”

Braccio di ferro che prosegue anche dopo la lunga sospensione chiesta da Rollandin, ma che non porta ad un accordo tra le parti.
Albert Chatrian di Alpe attacca subito: “Frigerio ha tenuto in Commissione una brutta audizione, spocchiosa. Il suo intervento andava in direzione contraria rispetto alla situazione di difficoltà dell’azienda che ha dipinto Rollandin. In Commissione non sono arrivate risposte da parte una persona che si sente quasi intoccabile perché il suo ‘padrino’ è ancora forte e al suo posto”.

Neanche il voto segreto,comunque, è servito a sparigliare le carte: con 16 voti a favore e 16 contrari la risoluzione della minoranza non viene approvata, anche se si fa largo, tra le maglie della maggioranza e del voto segreto, ancora un ‘franco tiratore’. 

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