Casinò, il Savt: “Il percorso di rilancio non può passare per l’ennesimo sacrificio dei lavoratori”

Il sindacato annuncia quindi di voler mettere in atto in accordo con le altre organizzazioni sindacali "ogni forma di lotta e di tutela dei lavoratori, a partire da uno sciopero da indire già nel prossimo fine settimana".
Claudio Albertinelli
Politica

"Non siamo disponibili ad aprire nessuna trattativa sulla base dei contenuti del documento aziendale". Cosi in una nota il direttivo del SAVT/Casinò riunitosi nella mattinata odierna per analizzare la proposta di tagli pari a 11.700.000 euro da effettuare sui costi del personale presentata dall’azienda ai sindacati ieri pomeriggio. 

"Negli ultimi anni  – sottolinea il segretario Claudio Albertinelli – i lavoratori del Casinò e le parti sindacali hanno già fatto importanti sacrifici finalizzati ad accompagnare la fase di ristrutturazione aziendale, rinunciando al rinnovo di ben due bienni economici e mettendo in atto due procedure di mobilità.Si è accettato di fare questi sacrifici perché si è creduto che il progetto di rilancio della casa da gioco e dell’intero Resort dovesse necessariamente passare attraverso il rifacimento degli alberghi e delle sale da gioco."

Il Savt ritiene quindi "inaccettabile che appena conclusi i tanto attesi lavori, i vertici aziendali immaginino che il percorso di rilancio debba passare attraverso un ennesimo sacrificio chiesto ai lavoratori, dirigenza esclusa, e non con un serio piano di marketing. La strada dei soli tagli è destinata a portare alla morte dell’azienda ".

Il sindacato annuncia quindi di voler mettere in atto in accordo con le altre organizzazioni sindacali "ogni forma di lotta e di tutela dei lavoratori, a partire da uno sciopero da indire già nel prossimo fine settimana".

 

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