Casinò, l’ex amministratore unico Frigerio caldeggia privatizzazione

“Mi ha fatto specie trovare un’azienda peggiorata e che non ha più grandi prospettive” ha detto Frigerio sull’attuale situazione
Luca Frigerio
Politica

“La privatizzazione del Casinò è la strada che ha meno complicazioni e può dare più soddisfazioni”. Sono parole dell’ex amministratore unico, Luca Frigerio, sentito per due ore questo pomeriggio dalla II Commissione consiliare. 

Dopo aver guidato per sette anni la Casa da gioco Frigerio è stato chiamato oggi per ricostruire le scelte del passato e per suggerire soluzioni per il futuro. 

“Mi ha fatto specie trovare un’azienda peggiorata e che non ha più grandi prospettive” ha detto Frigerio sull’attuale situazione. “Ho consigliato due strade una è la più difficile ed è quella di provare a ricostruire l'azienda e l’altra è quella di affidare la gestione ai privati, due strade che non convergono” ha detto il manager. Sulla seconda soluzione Frigerio ha parlato di un’operazione che può durare 18 mesi e permettere di “recuperare le somme investite e far fruttare gli investimenti fatti”. Una privatizzazione “con procedura pubblica” che “va costruita bene perché è importante che arrivino dei gruppi di un certo livello internazionale che conoscano e sappiano gestire sia la parte di albergo che la parte di casa da gioco: ce ne sono tanti e tanti secondo me sono anche interessati”.

“Ho fatto notare – ha aggiunto Frigerio – che si è fatto una battaglia sulle persone mentre andava fatta sui progetti, così si è svuotata l’azienda di competenze”. 

Frigerio non ha poi escluso un suo ritorno a Saint-Vincent. “Non sono venuto qua, come altri, a propormi: nei progetti bisogna capire la persona giusta al posto giusto e se c'è la possibilità di dare una mano, anche per una questione in questo percorso, anche per una questione di rispetto per l'azienda in cui ho lavorato, si può fare". 

L'ex manager ha, quindi, auspicato che "tutto questo serva per avviare un progetto e non sia solo una questione politica".

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