Abbandonato lo stile da convention americana, con siparietti alla Maria De Filippi e presentatori-attori dalla "R moscia", la coalizione Uv, Stella Alpina, Creare Vda e Pd ritorna al classico comizio "des nos-atre". Così ieri sera sul palco di un Giacosa – riempito solo a metà e in cui spiccava l’assenza di Bruno Giordano – si sono dati il cambio i leader dei quattro movimenti, il Presidente della Regione e la coppia di candidati.
Ad aprire le danze è stato il Segretario di Stella Alpina, Maurizio Martin che ha tracciato un bilancio del mese di campagna elettorale. "Tutti noi abbiamo tenuto un comportamento corretto senza mai deridere o insultare i nostri avversari, limitandoci a presentare i nostri programmi". Dopo quindi un mese passato a evitare lo scontro le bordate agli avversari la coalizione le ha riservate tutte per la serata finale. Sotto il fuoco di fila finisce la Lega con l’europarlamentare Mario Borghezio che nei giorni scorsi "colto dalla sindrome di Tafazzi" chiosa Martin, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sull’accordo fra la Regione e la Heineken.
L’artigliera pesante l’ha sfoderata anche René Tonelli per Creare Vda. "C’è un certo movimento che vuole fare il verso ai grillini con l’hastag #tuttialballottaggio perché forse ha davvero paura di questa coalizione che ha davvero la forza per vincere e governare", "C’è poi un certo movimento, dorato, che voleva un po’ rappresentare l’intellighenzia valdostana, con grandi convegni teorici in cui si parla di autonomia ma di concretezza sul fare per la città di Aosta se ne vede poco". Tonelli ha poi svelato di esserci avvicinato all’Uvp nei mesi scorsi. "Ho sbirciato tempo fa da quella parte ma dietro quella patina dorata se si gratta c’è solo la ruggine".
Dal Presidente dell’Uv, Ennio Pastoret, è arrivata invece l’accusa agli avversari di "schizofrenia". "Auspicano una forte separazione fra Comune e Regione – ha detto Pastoret – sottolineando la necessità e le ragioni di una forte antitesi dell’uno rispetto all’altro. Oggi c’è però bisogno di confortarsi reciprocamente, di condividere progetti e strategie".
Dei "disturbatori" li definisce Raimondo Donzel. "Noi abbiamo un obiettivo chiaro quello di amministrare, gli altri hanno un altro obiettivo quello di farci vincere male, di imbrattare la vittoria, di rendere più difficile l’amministrazione di questa città."
Ma il vero show l’ha riservato il Presidente della Regione, Augusto Rollandin. "Sono venuti fuori con delle idee che ci hanno lasciati perplessi" ha sottolineato Rollandin e sbeffeggiando Etienne Andrione, candidato Uvp: "Come risolvere la crisi? Ve lo dico io: battere moneta. Peccato che qualcuno si è fermato a battere". Applausi e risate. Sulla questione dei fondi europei. "Qualcuno invece ha capito tutto come funzionano, si va direttamente a Bruxelles, come un bancomat, vai lì prendi e porti a casa". Altri applausi e risate. "C’è poi chi è venuto in Valle e ha voluto presentarsi sotto certi simboli che una volta richiamavano anche un certo tipo di federalismo, ebbene questi nel 70esimo anniversario della liberazione vengono alleati ai fascisti e questo non è perdonabile" ha sbottato Rollandin.
I sassolini dalle scarpe se li è tolti anche il candidato sindaco Fulvio Centoz. “Mi hanno detto che firmo troppe cose, Fulvio firma tutto, ma Fulvio si candida a fare il sindaco della città di Aosta e si candida a essere il rappresentante di tutti i cittadini e non soltanto di una parte”.