Cgil: “L’assessore all’Istruzione è un garante e non un poliziotto”

Dopo il Pd anche la Cgil funzione pubblica si schiera dalla parte dell'Assessore all'Istruzione, Laurent Viérin.
Katya Foletto
Politica

Dopo il Pd anche la Cgil si schiera con l’Assessore Laurent VIérin. " Riteniamo che l’assessore abbia esercitato correttamente il suo compito istituzionale, che non può né deve essere quello di “normalizzare la scuola” e “sedare la protesta” – scrive il sindacato –  Il Presidente peraltro ha centrato il problema perché è sicuramente vero che dalla scuola sono arrivate le più numerose e decise prese di posizioni, non solo sulla questione salute e ambiente, ma soprattutto contro quello sciagurato invito a non andare a votare che mortifica la libertà dei cittadini, degli insegnanti, e in conclusione la democrazia".

Continua nella nota della Cgil "Non dovrebbe stupire né essere oggetto di censura che chi si occupa di educazione (alla democrazia e all’educazione civica,, come si chiamava una volta) sia voluto intervenire sulla questione: fa giustamente parte del loro lavoro di insegnanti e dei loro diritti di cittadini. La flc CGIL giudica corretto l’operato dell’Assessore che ha rivendicato come suo ruolo, non quello di censore o di poliziotto, ma quello di garante del pluralismo e dell’esercizio della democrazia. La flc CGIL richiama le forze politiche e la società civile a respingere con forza qualsiasi eventuale tentavo di repressione."
 

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