"E' riuscito come suo ultimo atto, a mettere la gestione dei rifiuti nelle mani della speculazione privata". E' l'accusa che lancia Roberto Cognetta all'Assessore regionale all'Ambiente, Fabrizio Roscio. Lunedì scorso, durante l'ultima giunta Marquis, è stato approvato il project financing presentato dalla costituenda Ati fra la società REA Dalmine e dai Fratelli Ronc di Introd.
"L’ormai ex Assessore Roscio ha deciso di gettare al vento l’unica opportunità che aveva (e che avrà) di poter dare una svolta alla strategia dei rifiuti in Valle d’Aosta: una strategia che poteva puntare a rifiuti zero, al risparmio economico e alla tutela ambientale" prosegue Cognetta ricordando come aveva ereditato da Bianchi "il project financing realizzato e donato gratuitamente alla Regione dai Fratelli Ronc e dalla Rea Dalmine srl, quest’ultima protagonista della tentata costruzione del pirogassificatore bocciato dai valdostani nel 2012 e della successiva causa legale intentata ai danni della Regione."
Secondo il grillino "Roscio fa approvare una delibera con cui si dà il via alla gara europea che prosegue tranquillamente la privatizzazione del servizio di smaltimento dei rifiuti e che favorirà, nella gara, proprio il soggetto che voleva costruire il pirogassificatore visto che il progetto su cui si basa la gara è quello regalato dalla Rea Dalmine. La società ideale cui affidare questo servizio fondamentale."
"L’ex Assessore, considerando che è arrivato al termine del suo breve mandato, avrebbe potuto chiudere in bellezza, con un atto di coraggio in favore dei valdostani – conclude Cognetta -. Ha invece preferito uscire di scena calpestando la volontà popolare, andando contro al referendum che lo ha incoronato prima Consigliere e poi Assessore e allineandosi ai suoi predecessori".
