“Arriviamo da due campagne elettorali dure ma dalle quali abbiamo avuto ancora la fiducia dei valdostani sia in Parlamento sia in Consiglio Regionale nonostante cinque anni di governo coincisi con una crisi globale, la più grave mai vissuta. Un governo non facile ma che ha mantenuto il sostegno alle imprese e alle famiglie a fronte di una perdita di più di 100 milioni di euro ogni anno in bilancio”.
Il Presidente della regione Augusto Rollandin difende così l’operato della sua Giunta durante la scorsa legislatura e parla di un governo difficoltoso, minato dagli ostacoli della contrazione economica mondiale e dalle insicurezze dovute al Patto di Stabilità: “Abbiamo dovuto fare delle scelte per sostenere i vari settori – spiega Rollandin – e ci è stato detto che non siamo stati sensibili alle esigenze della gente. Invece è successo esattamente il contrario: abbiamo preso ad esempio fondi della Cva per sostenere gli investimenti perché questa maggioranza vuole mantenere le promesse fatte. Si pensa che siamo all’amministrazione soltanto per fare i nostri interessi ma non è così, siamo al lavoro per dare risposte alla gente e superare i problemi in questo periodo difficile”.
Uno dei nodi focali dell’intervento del Presidente è, giocoforza, quello del bilancio: “Abbiamo provato a rispettare in bilancio gli impegni presi, mantenendo alta l’attenzione ai problemi socio-sanitari ed il sostegno alle famiglie e alle imprese”.
Giusto il tempo per una battuta sulla disponibilità dimostrata oggi dalle altre forze politiche: “Se l’ambiente fosse sempre così anche in Consiglio regionale sarebbe tutta un’altra cosa. Questo governo è sempre stato attento agli interventi che stimolano il dialogo e a fare capire che c’è l’attitudine a collaborare in un momento così difficile è importante” e Rollandin fa una piccola autocritica: “Se c’è una mancanza da parte dell’Union è nella comunicazione e me ne scuso. Spesso ci dicono che non si capiscono le ragioni di certe scelte ed è vero. Abbiamo un popolo che ci dà indicazioni ma non riusciamo spesso a spiegare il perché delle nostre scelte e dovremo lavorarci “.
In chiusura Rollandin si proietta alle Europee del 2014 ed apre inaspettatamente ad una coalizione di più ampio respiro: “L’Europa deve essere attenta alle piccole realtà di montagna, ai suoi trasporti, alle sue esigenze. Ci vorrà una campagna elettorale per un’Europa attenta alle piccole realtà perché se non si sostiene la montagna si fa male anche alla pianura. Una ragione in più per creare una grande coalizione unica tra forze politiche in accordo con i temi che la Valle può proporre all’Europa. L’Union Valdôtaine è un movimento strutturato che può lavorare con tutte le altre forze e non vuole chiudersi in se stessa”.
Disponibilità a ragionare insieme sul prossimo appuntamento elettorale è arrivata anche da Stella Alpina da Alpe, rispettivamente con Maurizio Martin e Piero Floris. Martin ha invitato a “Guardare ad una unità di intenti per le Europee e non semplicemente agli interessi di bottega”.