Sull’elezione del nuovo vicepresidente del Consiglio regionale, la maggioranza tiene. Joel Farcoz raccoglie 18 voti (3 Rollandin, 2 Daudry, 1 Russo, 6 nulle e 4 bianche) ritornando nell’Ufficio di presidenza.
Sostituisce il dimissionario Augusto Rollandin. A precedere l’elezione, avvenuta in cabina, un lungo dibattito.
“Il governo dello scandalo” l’ha definito il capogruppo del M5S Luciano Mossa. “Oggi finisce un incubo durato quarant’anni, nei quali le coscienze dei valdostani sono decadute” ha scandito il capogruppo di Mouv’ Stefano Ferrero.
Per Daria Pulz di Adu Vda a “essere delegittimata è l’intera maggioranza, perché l’iceberg, oltre al vertice, ha una larga base, ancora ampiamente rappresentata fuori e dentro l’Aula”. Da più parti è arrivato l’invito a Rollandin a dimettersi dal ruolo di consigliere, evitando la condizione di “imbarazzo” all’Assemblea (Alberto Bertin di Rete Civica). “La sua presenza e il suo voto sono viziati dalla sentenza del 28 marzo” ha aggiunto il capogruppo della Lega Vda, Andrea Manfrin.
Dai banchi della maggioranza, il capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis ha definito di “pessimo gusto cavalcare l’onda per portare a casa un risultato politico e denigrare una forza politica” mentre la consigliera Emily Rini ha parlato di “sciacallaggio politico”. La neo capogruppo di Alliance Valdotaine è tornata sulla rifondazione autonomista. “Deve fondarsi su valori di legalità condivisi. Noi siamo chiamati a gettare le basi e per quanto mi riguarda anche a fare un passo indietro, se utile, per consentire l’avanzata di un nuovo corso”.
A difendere Rollandin e l’Uv è intervenuto Giovanni Barocco: “Scagli la prima pietra chi è senza peccato. Se la Valle d’Aosta ha raggiunto i risultati di questi anni lo si deve al lavoro corale del Consiglio regionale”.
