Nonostante non fosse iscritto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio del 17 e 18 dicembre è stato comunque al centro della discussione. Stiamo parlando del disegno di legge di variazione del Bilancio che destina 68 milioni di euro allo Stato quale maggiore contributo della Regione al riequilibrio della finanza pubblica per l’anno 2013. A scatenare le polemiche in Consiglio Valle il parere arrivato in II Commissione nelle settimane scorse a nome del Comitato permanente degli enti locali. Documento che, secondo la minoranza, è un falso in quanto il Cpel non si era riunito per approvare la variazione. La vicenda che ha scatenato uno scambio di accuse reciproche via Twitter tra sindaci e consiglieri è finita anche sui tavoli della Procura di Aosta con un esposto-denuncia del gruppo del M5S.
Tra un Tweet e un altro il Cpel ha espresso il 17 dicembre parere positivo al disegno di legge che andrà ora in discussione in Consiglio regionale, domani, martedì 24 dicembre, vigilia di Natale.
La seduta, convocata dalle 9 di mattina e in notturna, potrebbe riservare qualche sorpresa. La minoranza promette infatti battaglia sul comma 2 sull’articolo 1 del disegno di legge che prevede che in caso di risorse insufficienti per assolvere agli obblighi posti a carico della Regione ai fini del riequilibrio della finanza pubblica, "è ammesso, in deroga alle disposizioni sul bilancio, l’utilizzo delle risorse disponibili su ogni altra unità di spesa, mediante apposite variazioni di bilancio approvate con deliberazioni della Giunta regionale e comunicate al Consiglio regionale entro dieci giorni dalla loro adozione". In pratica si stravolge il normale iter che prevede il passaggio della delibera al Cpel, in Commissione e in Consiglio regionale per il varo definitivo.
Un passaggio che l’opposizione chiederà al Governo regionale di eliminare. "Una furbizia" la definisce Stefano Ferrero. "Si preparino a passare la notte di Natale e il giorno successivo a Palazzo – sottolinea il consigliere del M5S – perché se non eliminano quella schifezza prepareremo decine di emendamenti per fargli capire che il periodo delle porcate è finito". E Raimondo Donzel del Pd-Sinsitra Vda: "Nessuno di noi è qui a perdere tempo, siamo disponibili a lavorare i sabati, le domeniche e fino a notte fonda ma nel rispetto dei percorsi democratici. Va bene l’urgenza della crisi ma non siamo nelle condizioni di instaurare un regime paradittatoriale".