"Siamo nelle mani della magistratura per sciogliere un nodo che non siamo stati in grado di gestire". Commenta cosi Raimondo Donzel del Partito democratico la proposta, approvata poi all’unanimità, del Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, di rinviare la nomina dei componenti in attesa della pronuncia del Tar sul ricorso presentato dal Presidente, Manuela Ghillino.
Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla decadenza del Comitato. "Il 4 luglio 2013– ha detto la Presidente –, i componenti Daniele Amedeo, Massimo Boccarella e Carmine Sciulli hanno rassegnato le proprie dimissioni dal Corecom. Il 5 luglio, Sciulli ritirava le proprie dimissioni, mentre il 15 luglio giungevano quelle del quarto componente, Renato Patacchini. Sempre il 15 luglio, il Presidente del Corecom, Manuela Ghillino, con una nota, lamentava il fatto che il Consiglio, nelle sedute consiliari del 5 e 8 luglio scorso, non aveva provveduto alla surrogazione dei dimissionari, chiedendo di procedere, nella seduta del 24-25-26 luglio 2013, alla sostituzione dei due membri dimissionari onde consentire il ripristino della collegialità dell’organo e la sua piena operatività." Il Presidente ha in seguito comunicato al Presidente Ghillino che la legge regionale istitutiva del Corecom stabilisce che, qualora il Comitato si riduca a due componenti, si procede al rinnovo integrale dello stesso entro 60 giorni. "Ho inoltre rappresentato – ha sottolineato ancora Rini – che i componenti dimissionari continuano ad esercitare le loro funzioni fino al giorno antecedente l’insediamento dei successori e che pertanto non vi sarebbero stati impedimenti di natura giuridica all’approvazione degli atti di competenza del Comitato fino a tale data."
Aspettando la nuova adunanza del Consiglio regionale, il 13 settembre è stato notificato alla Presidenza dell’Assemblea un ricorso promosso al Tar (la camera di Consiglio è prevista per il 16 di ottobre) dalla Presidente del Corecom Manuela Ghillino, con il quale si chiede l’annullamento della dichiarazione di decadenza del Comitato.
A replicare all’annuncio del Presidente Rini è stato Laurent Viérin: "Si poteva affrontare a luglio la questione adesso la confusione aumenta" e Stefano Ferrero del Movimento 5 Stelle: "I membri devono essere super partes mentre per ora il lavoro fatto da questo Corecom è stato pressoché nullo. Si sono riuniti 11 volti all’anno e si sono beccati 1000 euro al mese il presidente e 600 i consiglieri, per farli lavorare seriamente si dovrebbe ridurre il compenso ad un rimborso spese".
Per la maggioranza, annunciando l’accoglimento della proposta del Presidente, ha preso la parola il Capogruppo Uv, Ego Perron: "Questo organismo è da sempre l’espressione della sensibilità del Consiglio".