Costituito anche ad Aosta un comitato di “Possibile”

E' nato da qualche giorno il comitato "Julia Butterfly Hill" che fa parte della rete di Possibile e della quale condivide i valori e i princìpi fondanti, contenuti nel Patto Repubblicano sottoscritto dai membri del comitato stesso.
Comitato VDA Possibile - Julia Butterfly Hill
Politica

Possibile”, il nuovo soggetto politico fondato da Pippo Civati e altri dirigenti del Partito Democratico fuoriusciti dal movimento, raccoglie consensi anche in Valle d’Aosta. Nel capoluogo regionale, infatti, è nato da qualche giorno il comitato "Julia Butterfly Hill" che fa parte della rete di Possibile e della quale condivide i valori e i princìpi fondanti, contenuti nel Patto Repubblicano sottoscritto dai membri del comitato stesso. Il piccolo gruppo (che per regolamento non può essere costituito da più di 50 persone, ndr), prende il nome e s’ispira alle gesta dell’ambientalista statunitense Julia Hill, nota per essere rimasta per 738 giorni su di una sequoia in California per impedirne l’abbattimento da parte della Pacific Lumber Company.

Le battaglie politiche principali di Possibile e del comitato sono finalizzate “a una società più giusta, basata sulla cultura dell’ecologia, del pacifismo e della legalità”. Secondo la referente Chiara Giordano, il comitato di Aosta vuole essere un “punto di confronto e incontro, un luogo di scambio d’idee e di discussione sui temi della politica locale e nazionale aperto a tutti: movimenti, sindacati, società civile e cittadini”.

I referendum
Uno dei cavalli di battaglia di Possibile è rappresentato da una serie di quesiti (otto, ndr) sui temi fondamentali della vita politica del nostro Paese, per i quali il Comitato sta raccogliendo le firme e sui quali vorrebbe arrivare a un referendum. “I quesiti che abbiamo depositato sono otto – spiega Giordano – che sono legati all’Italicum, al Jobs Act, allo Sblocca Italia e alla Buona Scuola”. L’obiettivo è raccogliere 500.000 firme, su tutto il territorio nazionale, entro il 30 settembre, in modo da poter andare a votare nel 2016. “Per prima cosa abbiamo chiesto la disponibilità dei consiglieri regionali e comunali a impegnarsi per la raccolta firme – ha concluso la referente – e poi ci organizzeremo con eventi e banchetti”.  

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