Courmayeur, minoranza all’attacco della nuova Giunta: “Non rispetta le normative”

L'opposizione, ricorda, di aver "puntualmente indicato il mancato rispetto delle regole, rinunciando tuttavia ad intraprendere azioni formali per non rallentare, o boicottare l’azione della maggioranza, coerenti con il principio di disponibilità".
Il municipio di Courmayeur
Politica

La Giunta guidata dal sindaco Miserocchi "non rispetta le normative". L'accusa arriva dal gruppo di minoranza Courmayeur La Nuova Via.

"A 100 giorni  abbondanti dall’insediamento della nuova amministrazione comunale di Courmayeur guidata dal sindaco Miserocchi e dal suo vice Corio, non facciamo alcun bilancio di natura politica, ma ci limitiamo a lasciar lavorare i nuovi amministratori. – si legge in una nota –  Tuttavia il gruppo consiliare di “Courmayeur la Nuova Via” non intende e, per dovere istituzionale, non può continuare a soprassedere in silenzio al continuo e reiterato mancato rispetto delle normative con cui si sta caratterizzando l'agire amministrativo dell'attuale maggioranza comunale guidata dal sindaco Miserocchi".

L'opposizione, ricorda, di aver "puntualmente indicato il mancato rispetto delle regole, rinunciando tuttavia ad intraprendere azioni formali per non rallentare, o boicottare l’azione della maggioranza , coerenti con il principio di disponibilità e collaborazione esternato durante il primo consiglio di insediamento e certi che fosse solo l’inesperienza a far commettere certi errori". Segnalazioni rimaste però inascoltate. 

"Se sull’attuazione del programma lasceremo ancora tempo prima di fare considerazioni puntuali, sullo svilimento delle regole abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce. – si legge ancora nella nota –  Innanzitutto sembra che la nuova maggioranza abbia dei problemi con convocazioni e notifiche.  La convocazione e notifica del primo consiglio, infatti, avvenne almeno in un caso telefonicamente e non sarebbe stata materialmente notificabile nei tempi stabiliti se il consigliere di minoranza, partecipando regolarmente alla seduta del primo consiglio, non avesse sanato il mancato rispetto degli art. 29, 36 e 37 del Regolamento del Consiglio Comunale, nonché dell'art 13 dello Statuto. Può capitare, ma non può essere la norma…". 

Un'altra accusa rivolta all'amministrazione Miserocchi è di avere "uno strano modo di intendere il dialogo".

 

"Da almeno due mesi infatti langue chissà su quale tavolo la richiesta inoltrata via pec al sindaco dal gruppo consiliare di minoranza di avere uno spazio minimo presso la casa municipale per lo svolgimento della propria attività istituzionale nonché per la preparazione delle sedute.  – prosegue la nota –  Da tempi anche più lunghi attendono gentile cenno di riscontro le email inviate in questi 4 mesi: 3 al sindaco, risposte 0;  1 ad assessore politiche sociali e cultura, risposte 0;  2 invece le risposte formali e certificate da parte del segretario comunale che rispondevano solamente a due delle molteplici segnalazioni fatte. E-mail che riguardavano proprio alcuni articoli di regolamento e statuto non rispettati in particolare per la convocazione e lo svolgimento regolare della commissione di gestione della biblioteca".

Infine sulla comunicazione "si fonda più su una superficiale visione da social network (dove vale tutto e il contrario di tutto) che su una seria e rispettosa cultura istituzionale, che prevede e richiede regole precise, le quali sole rappresentano una reale garanzia di democrazia e trasparenza. Persino il Consiglio comunale è stato dichiaratamente utilizzato per rispondere a questioni personali e private sollevate da post FB o da “voci di paese”. In ultimo, lascia molto perplessi la palese trasgressione della semplice e lapidaria norma sulla par condicio in periodo elettorale, per la quale “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni”".

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