Una “insanabile frattura”, così – in una nota – sette consiglieri di maggioranza del Consiglio comunale di Valtournenche definiscono i rapporti con la Sindaca Deborah Camaschella dopo le polemiche degli scorsi giorni.
Camaschella che, scrive il Vicesindaco Giuseppe Maquignaz assieme ai consiglieri Marie-Sol Brunodet, Domenico Chatillard, Massimo Chatrian, Gianni Giuseppe Odisio, Sara Perucchione e Erik Windeler, prima della riunione di maggioranza avvenuta il 3 novembre scorso “aveva già diffuso un comunicato, tramite gli organi di stampa, contenente notizie non vere, riguardanti una Sua impropria destituzione, inducendo l’opinione pubblica a vedere in lei la vittima di una congiura di palazzo”.
Nessuna congiura, spiegano i consiglieri ormai in scontro aperto con Camaschella, ma “soltanto un’evidente incompatibilità dovuta a due anni di contrasti e malumori, a volte malcelati, tra la Sindaca e la sua Giunta e una parte del Consiglio” con la Sindaca che “ha sempre considerato il resto della Giunta come qualcosa fuori da sé, un fardello inutile ed ingombrante, fastidioso e sgradevole, al punto da arrivare a minacciare la revoca delle deleghe agli Assessori, durante una delle discussioni sul Bilancio, se questi non avessero condiviso le sue opinioni e decisioni”.
Motivazioni che fanno pendere su Camaschella la mozione di sfiducia: “In data 7 Novembre – chiude la nota – abbiamo presentato la mozione di sfiducia nei confronti della Sindaca, che sarà discussa nella sua sede naturale, il Consiglio Comunale, e non sulle pagine dei giornali o in televisione; in tale sede illustreremo le nostre ragioni e i motivi che ci hanno indotti a questa presa di posizione, sofferta, ma inevitabile”.