L’ultima spiaggia. Il documento programmatico che le forze di opposizione sottoporranno domani in Consiglio regionale sarà l’ultima possibilità, prima delle elezioni anticipate, per uscire dalla situazione di stallo politico creatasi dopo l’approvazione il 26 marzo scorso della risoluzione che invita la Giunta regionale alle dimissioni. Ad ascoltare le proposte della minoranza per “un governo del cambiamento” sarà l’aula del Consiglio regionale al completo. Nei giorni scorsi, infatti, sono rientrati in ufficio i convalescenti Giuseppe Isabellon e Alberto Bertin. In aula ci saranno anche Ego Perron, assente lunedì scorso perché impegnato in Congo per l’Assemblea dell’Apf e Leonardo La Torre che ha disertato le ultime sedute e che nei giorni scorsi ha annunciato il suo ritorno fra i banchi dell’Uv.
Domani mattina alle 8.30 il Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, ha convocato una riunione capigruppo per decidere come affrontare la discussione sul documento. E’ probabile che questa avvenga successivamente alle comunicazioni del Presidente. La minoranza, come spiegato nei giorni scorsi, indicherà ai consiglieri di maggioranza la direzione in cui vuole andare una nuova, eventuale, compagine di governo. La speranza è che dagli scranni di Uv e Stella Alpina qualcuno decida di aderire al progetto. A cominciare dal 18esimo consigliere Uv, Leonardo La Torre e dall’ex capogruppo, Ego Perron, sui quali da tempo si rincorrono le voci di un progetto comune di gruppo misto. I riflettori subito dopo sono puntati sul gruppo di Stella Alpina che fino ad oggi è rimasto alla finestra. I tempi non saranno comunque immediati. La seduta potrebbe quindi chiudersi dopo una, più o meno breve, discussione del documento. Accanto all’intervento annunciato di La Torre dai banchi della maggioranza prenderà la parola anche il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello. “Nella scorsa seduta non siamo intervenuti – spiega il consigliere dell’Edelweiss – perché preferiamo parlare con i fatti: nove mesi fa abbiamo presentato un programma elettorale sostenendo una maggioranza e fino a quando questa avrà i numeri noi la appoggeremo. Vedremo cosa succederà domani e poi valuteremo il da farsi.” Nel frattempo in casa Uv crescono i mal di pancia. Dopo dieci giorni senza riunioni del gruppo, salvo un breve confronto lunedì scorso prima della seduta del Consiglio, questa sera gli eletti del Leone Rampante torneranno a discutere della situazione di stallo politico. Una mancanza di dialogo interno, quella registrata negli ultimi giorni, che ha lasciato perplessi alcuni consiglieri.
“Noi vogliamo sentire cosa hanno da dire dalla maggioranza, a cominciare da La Torre e Rollandin. – spiega Stefano Ferrero – Poi lasceremo a tutti il tempo di fare le proprie riflessioni. Come M5S non c’è la volontà di andare avanti con l’ordine del giorno perché questo governo è abusivo e tanto meno vogliamo dare mandato ad un Presidente sfiduciato di rappresentarci sul tema delle riforme istituzionali”.
Lunedì mattina è in programma a Roma l’incontro nazionale delle Regioni e delle Province autonome per parlare di riforme costituzionali sulla base del documento sottoscritto dai Presidenti delle Assemblee regionali e dai Governatori. “Per noi – continua Ferrero – il disegno di legge di Renzi è semplicemente da buttare e anche il documento dei presidenti è acqua tiepida rispetto a quanto diciamo come M5S.”
E se anche il documento programmatico rimasse un appello inascoltato dalla maggioranza? “Beh a questo punto prendiamo noi del M5S l’iniziativa e prepariamo un documento con le dimissioni di tutti e 18 i consiglieri di maggioranza alle quali ci aggiungiamo le mie e quelle di Roberto. Vediamo poi chi bluffa tra noi e Rollandin sulle elezioni anticipate.”.