Alleanza Verdi Sinistra chiede le dimissioni di Rosaire da presidente della IV Commissione

Secondo AVS Rosaire avrebbe dato prova di non esser bipartisan in questa vicenda.
Consiglio Regionale
Politica

“L’attuale Presidente non ha svolto nei mesi scorsi e non svolge attualmente il suo compito in maniera tale da garantire una effettiva imparzialità”. Per questo Alleanza Verdi Sinistra chiede le dimissioni di Roberto Rosaire.

Elio Riccarand e Massimiliano Kratter ricordano come siano in corso le verifiche su eventuali incompatibilità fra l’attività di imprenditore di Rosaire e la sua carica di consigliere regionale, dopo i rilievi mossi dal capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz. “Ma c’è un’altra incompatibilità che non è stata evidenziata, ma che pure è rilevante e, ad avviso di AVS-Rete Civica, evidente.  – si legge in una nota – Si tratta della incompatibilità dei comportamenti e delle azioni di Rosaire rispetto al suo ruolo di Presidente della IV Commissione”.

La IV commissione è competente in materia di energia e ha il compito di istruire tutte le vicende Cva. “Un lavoro importante e delicato che deve essere coordinato e presieduto da persona che non abbia una posizione di parte.” Per Riccarand e Kratter però ciò non sta avvenendo e citano alcuni episodi.

Ad ottobre era stata approvato una mozione all’unanimità che impegnava il presidente Rosaire a promuovere approfondimenti sul Piano strategico Cva 2023-2027. Approfondimento avviato, ma “non è mai arrivato ad una conclusione per inerzia e scarso impegno, e ora ci si trova di fronte ad un aggiornamento di tale Piano strategico che si proietta fino al 2029 senza che la IV Commissione si sia espressa”.

A novembre, invece, accusano Riccarand e Kratter c’è stato un “sorprendente attivismo” di Rosaire sulla richiesta di audizione dei vertici Cva formulata dal consigliere Perron.
A questo si aggiungono i rilievi sul possibile conflitto di interesse di Roisare, reo inoltre di aver “espresso valutazioni estremamente positive sui brillanti risultati dei vertici dirigenziali, assumendo per l’ennesima volta una posizione partisan”.

Da qui la richiesta di dimissioni di Rosaire affinché “si possa procedere ad un avvicendamento nella direzione della Commissione in questo periodo di fine di legislatura, dominato da un tema decisamente delicato”.

Cva, in corso verifiche sul possibile conflitto d’interesse di Rosaire

28 maggio 2025

Gli uffici del Consiglio Valle hanno avviato accertamenti in merito a un possibile conflitto di interesse che coinvolgerebbe il presidente della IV Commissione consiliare, Roberto Rosaire, titolare di un’impresa edile tra i fornitori del gruppo Cva. Lo ha reso noto in aula il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin, rispondendo a una sollecitazione del capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, nel corso della discussione congiunta di due question time sulla partecipata regionale.

Il primo, portato in aula da Aggravi chiedeva di possibili “conflitto di opportunità” all’interno del gruppo CVA, anche in relazione a rapporti professionali, consulenziali o societari tra amministratori regionali, dirigenti e/o manager del gruppo stesso. Il riferimento è a quanto affermato dal capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz sul direttore generale Enrico De Girolamo durante una delle ultime riunioni della IV Commissione.

“Posto che il “conflitto di opportunità” – ha risposto il Presidente della Regione, Renzo Testolin -, nonostante anche gli approfondimenti svolti dagli uffici al fine di riferirlo ad un concetto giuridico, che all’esito non è stato identificato, non si comprendono i riferimenti e che cosa debba essere inteso con questa espressione. Ciò, sommato all’assenza di riferimenti più specifici a fatti o a situazioni puntuali, impedisce, dunque, di fornire una qualsivoglia risposta riguardante situazioni circoscritte sulle quali poter svolgere specifiche istruttorie.”

Sul possibile invece conflitto di interesse del presidente della IV Commissione Roberto Rosaire, come da notizia pubblicata sul quotidiano La Stampa, il presidente della Regione ha aggiunto: “Ai sensi del Regolamento interno del Consiglio, l’attività ispettiva è rivolta al Governo regionale al solo fine di conoscere atti o fatti che concernono l’attività dell’esecutivo. La funzione ispettiva, infatti, consiste nell’esercizio da parte dei Consiglieri regionali dell’attività di controllo sulla Giunta e sui suoi componenti e non riguarda le attività poste in essere dai gruppi consiliari, che costituiscono articolazioni interne dello stesso Consiglio regionale, nell’ambito dell’attività politica che gli stessi conducono e non possono certo essere oggetto di attività ispettiva. Allo stesso modo, ogni questione riguardante i singoli Consiglieri regionali è di competenza del Consiglio regionale per le verifiche del caso.”

Gli uffici dovranno in particolare verificare l’esistenza di possibili incompatibilità del consigliere regionale dell’Uv, così come previsto dalla legge 7 agosto del 2007. Il riferimento è in particolare alla lettera w dell’articolo 5 identifica l’incompatibilità con la carica di consigliere regionale di “colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, somministrazioni o appalti nell’interesse della Regione”.

Una risposta

  1. Non si può che esprimere solidarietà a Rosaire …
    Per essere nello stesso gruppo con Marguerettaz 🤦‍♀️😅

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