"Dopo un mese di paralisi delle attività amministrative un’altro periodo d’inattività totale si profila all’orizzonte, poiché sarà possibile soltanto l’esercizio dell’attività ordinaria. Ciò significa che una serie di atti non sarà approvata, bloccando così molte attività. In compenso, restano aperte diverse questioni importanti, cioè la soluzione della crisi politica, ma con chi e con quale formula?"
In attesa di una comunicazione ufficiale da parte della Regione, sul sito dell’Union Valdôtaine arriva il primo commento del Mouvement alle dimissioni degli assessori, guardando al futuro con grande preoccupazione. "Ci sono diverse opzioni teoriche, ma molto difficili da praticare, senza contare che gli elettori hanno affidato un mandato alla maggioranza attuale e si risulta un po’ complicato che questa sia sostituita da un’altra. A meno che alcuni dei componenti dell’opposizione decidano di sostenere l’attuale maggioranza dopo un rimpasto del governo. Ma il fossato che è stato scavato da così tanta cattiveria ed esasperazione sembra abbastanza difficile da riempire."
L’altra ipotesi, quella delle elezioni anticipate, sembra altrettanto complessa: "Verrebbe dato modo agli elettori di esprimersi su una politica che non è mai stata così lontana della gente – si legge nella nota – ma sembra comunque difficile, poiché entrano in gioco gli interessi di un’ampia parte di consiglieri che malvolentieri, con validi motivi, affrontarebbero elezioni anticipate".