“Dimissioni Sorbara: ecco perché non abbiamo chiesto il voto segreto”

Scrive il consigliere Mario Vietti: "Pur essendo stati sollecitati da alcuni rappresentanti della maggioranza comunale (ed anche da qualcuno della maggioranza regionale), abbiamo ritenuto inopportuno ricorrere alla votazione segreta.."
Politica

A margine della cronaca, peraltro assai fedele, del dibattito che si è svolto in Consiglio comunale a proposito dell’assessore Sorbara, il vostro giornalista aggiunge un commento relativo alla modalità di votazione (“…curiosamente con voto palese e non segreto…”).

Pur essendo stati sollecitati da alcuni rappresentanti della maggioranza comunale (ed anche da qualcuno della maggioranza regionale), abbiamo ritenuto inopportuno ricorrere alla votazione segreta in quanto, come ha detto chiaramente il capogruppo Curtaz in sede di presentazione dell’iniziativa, non si è trattato di un fatto personale ma di una presa di posizione eminentemente politica; dunque ogni azione relativa alla sfiducia ed alla richiesta di revoca dell’incarico doveva essere pubblica e perfettamente comprensibile ai cittadini aostani.

Forse, chiedendo la votazione segreta, avremmo ottenuto qualche consenso in più ma avremmo annullato la valenza politica dell’atto. Onore quindi all’unico consigliere di maggioranza che ha votato la nostra iniziativa, per la serietà e la coerenza dimostrate.
 

Mario Vietti

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