Dopo il ballottaggio, l’Union Valdôtaine: “Sanare la distanza tra l’istituzione e il cittadino”

In una nota, il Mouvement spiega: "La politica deve tornare ad essere un servizio vicino e per la gente. L’Union Valdôtaine deve mettersi al servizio della città con umiltà, dedizione e spirito costruttivo".
Il Siège central dell'Union Vadôtaine, ad Aosta
Politica

“Il risultato del ballottaggio di Aosta rappresenta un vittoria, seppur di misura, e costituisce un segnale forte e inequivocabile che la comunità ha voluto esprimere, benché non si possa trascurare il risultato della compagine avversaria“.

A scriverlo, in una nota, l’Union Valdôtaine, che aggiunge: “Ora si apre una fase nuova e impegnativa. Tocca a noi raccogliere questo segnale, sanare la distanza tra l’istituzione e il cittadino e rispondere concretamente alle istanze che arrivano dalla comunità. La cittadinanza chiede attenzione alle piccole cose, chiede una città più vivibile, più bella e più sicura”.

Non solo: “È nei gesti quotidiani, nelle azioni concrete, che potremo riconquistare la fiducia delle persone – spiegano ancora da viale Partigiani -. La politica deve tornare ad essere un servizio vicino e per la gente. Il risultato delle regionali e di quelle comunali di Aosta per l’Union Valdôtaine va letto proprio in questi termini. Se siamo risultati, in entrambe le competizioni, la lista con più voti, è un segnale che il Mouvement è ancora rappresentativo delle istanze dei valdostani“.

Come si suol dire, c’è un però: “Ma questo non basta. Dobbiamo fare di più – si legge ancora -. Nella logica che il Mouvement ha raccolto un’importante fiducia, dobbiamo metterci subito al lavoro per non disattendere il messaggio che l’elettorato ci ha lanciato. Il dato elettorale, in sé, conta poco se non lo leggiamo nella prospettiva del servizio. L’Union Valdôtaine deve mettersi al servizio della città con umiltà, dedizione e spirito costruttivo“.

“Questo non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza, per consolidare nel futuro prossimo un risultato crescente. Ma ciò avverrà solo e soltanto se sapremo interpretare fino in fondo il segnale che i cittadini ci hanno mandato. Dobbiamo lavorare con serietà, senza trascurare nulla e nessuno, dalla piccola manutenzione al piccolo gesto, all’insegna di una democrazia partecipata. Solo così, alla fine di questa consiliatura, potremo dire di aver raggiunto risultati concreti. I cittadini non credono più alle parole, chiedono fatti, impegno e presenza. Sarà un compito difficile, ma necessario”.

3 risposte

  1. Se per voi dell’Union Valdôtaine sanare le distanze tra politici e cittadini si palesa con l’agguerrita presa di posizione di Testolin e Bertshy decisi a non mollare l’osso per nessun motivo allora o siete su un altro pianeta o usate (come io credo) parole vuote.

  2. Cara union valdotaine,
    chi è che ha governato pressoché ininterrottamente la città di Aosta negli ultimi decenni? Chi è che ha bellamente ignorato le istanze dei cittadini? Chi è che ha seguito logiche di potere che da piazza deffeyes tracimavano in piazza chanoux?
    E adesso vieni a sciacquarti la bocca col fervorino “bisogna stare vicini alla gente”?
    Per decenni hai governato per delega dei cittadini, ma a quanto pare lo consideravi per diritto divino. Sappi che non è così. Ogni consigliere comunale, ogni membro della giunta è eletto e stipendiato per occuparsi dei cittadini, delle loro istanze, per rendere migliore la città, la qualità della vita, la sicurezza, la bellezza di ogni angolo di aosta.

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