Morte Giorgio Napolitano, a Palazzo regionale il registro delle condoglianze
A seguito del decesso del Presidente emerito della Repubblica, Senatore a vita Giorgio Napolitano, la Presidenza della Regione, nell’esercizio delle sue attribuzioni prefettizie, ha predisposto l’apertura del registro di condoglianze, presso la saletta di Palazzo regionale, ad Aosta oggi, lunedì 25 settembre, dalle ore 14 alle 19 e domani, martedì 26 settembre, dalle 8 alle 12.
È morto il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano
È morto Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica e Capo di Stato dal 2006 al 2015, dopo aver accettato – per la prima volta nella storia italiana, poi replicata nel 2022 con Sergio Mattarella, suo successore – l’elezione per un secondo mandato al Quirinale.
Napolitano, 98 anni compiuti lo scorso 29 giugno, era nato a Napoli nel 1925. Già presidente della Camera, deputato per oltre 40 anni, europarlamentare e senatore a vita dal 2005 – nominato dal suo predecessore al Colle, Carlo Azeglio Ciampi – è stato l’undicesimo presidente della Repubblica, il primo ad essere stato membro del Partito comunista italiano.
Da diverso tempo – si legge nelle cronache nazionali – l’ex Capo dello Stato presentava un “quadro clinico particolarmente complesso”. Condizioni che si erano aggravate negli ultimi giorni. Napolitano era ricoverato alla la clinica Salvator Mundi, ospedale privato internazionale di Roma.
Napolitano era stato in vista in Valle d’Aosta l’ultima volta quasi dodici anni fa, il 6 e 7 ottobre 2011, in occasione dell’inaugurazione della “Scuola della democrazia”, intervenendo a Palazzo regionale. Prima di ripartire, aveva visitato la mostra “La Vallée d’Aoste sur la scène – Cartografia e arte del governo (1683-1860)”, allestita per le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Durante il suo mandato al Quirinale ha conferito l’incarico a cinque presidente del Consiglio dei ministri: Romano Prodi (in carica dal 2006 al 2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011.2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-2016).
Bertin: “Perdiamo un servitore delle Istituzioni”
Il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin esprime “il profondo cordoglio del Consiglio regionale della Valle d’Aosta e suo personale per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, scomparso oggi, venerdì 22 settembre 2022”.
Il presidente Napolitano, durante il suo mandato da Presidente della Repubblica, era stato in visita ufficiale in Valle d’Aosta il 6 e 7 ottobre 2011, nell’ambito della quale aveva parlato ai giovani amministratori valdostani e provenienti da tutta Italia che partecipavano ai lavori della ‘Scuola per la Democrazia’, organizzata dal Consiglio Valle”.
“Perdiamo un servitore delle Istituzioni – dice il presidente Bertin -, un uomo che ha attraversato la storia politica repubblicana con competenza e capacità. Autenticamente europeista, il presidente Napolitano guardava alle diversità come parte essenziale dell’unità del Paese e dell’Europa e lo aveva ribadito durante la sua visita in Valle d’Aosta nel 2011″.
“In quell’occasione aveva anche esortato i giovani amministratori della ‘Scuola per la Democrazia’ a studiare per apprendere l’arte della politica, il suo dizionario e la sua grammatica, ricordando loro che ‘la politica siamo tutti noi’. Oggi, ci lascia un uomo che ha esercitato le sue funzioni costituzionali con equilibrio in un momento di grande complessità. Alla sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze”.
Testolin: “Un uomo delle istituzioni, un servitore della Repubblica”
Anche il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin esprime il cordoglio suo personale e di tutto il Governo regionale per la scomparsa del presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano.
“Un uomo delle istituzioni, un servitore della Repubblica di cui è stato un profondo conoscitore e un garante del funzionamento democratico. In tutto il suo percorso politico e istituzionale dimostrò un forte e rispettoso attaccamento allo Stato”, afferma Testolin.
“Al presidente Napolitano, che la Valle d’Aosta ebbe l’onore di accogliere in visita nell’ottobre del 2011, – prosegue il presidente della Regione – toccò uno dei periodi più delicati della storia repubblicana sia dal punto di vista economico che politico istituzionale, che egli seppe gestire con il suo carisma e la sua esperienza. Da lui la Valle d’Aosta ottenne attenzione e riconoscimento per quella che lui stesso definì una ‘fortissima identità autonomista’”.
Nuti: “Incarnò appieno i valori della Costituzione”
Il sindaco di Aosta Gianni Nuti, a titolo personale e a nome dell’Amministrazione comunale, esprime cordoglio per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica Napolitano. “Giorgio Napolitano – si legge in una nota – è stato un politico modernista e insieme ancorato a valori antichi, mediatore saggio e colto, ispirato da un amore per la libertà tutto partenopeo, capace di ironia sagace come di sincera commozione, tra gli ultimi grandi personaggi della Prima Repubblica“.
“Da uomo politico di partito fu tra i principali esponenti dell’ala riformista all’interno del PCI, ispirata alla concezione della socialdemocrazia e, successivamente, da uomo delle Istituzioni, incarnò appieno i valori della Costituzione facendosi garante della Repubblica sia da Presidente della Camera sia, in seguito all’elezione a Presidente della Repubblica in periodi critici della storia recente”, prosegue il Primo cittadino aostano.
“A Montecitorio visse gli anni cupi di ‘tangentopoli’ – chiude Nuti -, riuscendo a mantenere il legame di rispetto tra i cittadini e i loro rappresentanti che si stava sfaldando sull’onda dell’antipolitica, mentre da capo dello Stato dovete affrontare gli anni della recessione economica, con il Paese a rischio di fallimento, governando con consapevolezza e rigore le crisi politiche, in modo da assicurare quanta più stabilità possibile all’Italia, anche a costo di scelte difficili e, a volte, impopolari”.
Caveri: “Un esempio di rettitudine e un’amicizia preziosa”
“Giorgio Napolitano, di cui piango la scomparsa alla fine di una vita intensa e piena di politica nobile e vera, è stato un esempio di rettitudine e pure un’amicizia preziosa“. A scriverlo, nel suo blog è l’assessore regionale Luciano Caveri, che al presidente della Repubblica emerito dedica un post intitolato “Un ricordo affettuoso di Giorgio Napolitano“.
“Esisteva in lui la scuola da cardinale del vecchio Partito Comunista Italiano, come altri che conobbi come Nilde Iotti, Giancarlo Pajetta, Ugo Pecchioli – scrive ancora Caveri -. Ma a questo si accompagnava uno spessore culturale non solo fatto dalla Politica, ma da quella logica da intellettuale a tutto tondo che ormai sta scomparendo con quella generazione. Vorrei qui ricordare la sua profonda conoscenza del Federalismo e fui onorato quando mi chiese di far parte della sua Associazione federalista, proprio considerandola una patente di quella serietà che non dispensava in modo così facile”.